Ticino
Nasce un comitato per dire "no" allo smantellamento di FFS Cargo
©Chiara Zocchetti
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Redazione
2 giorni fa
Già annunciata una prima manifestazione prevista per venerdì 29 agosto a Mendrisio. L'MpS: “Un disastro annunciato per l’ambiente e la mobilità sostenibile”.

“No allo smantellamento di FFS Cargo in Ticino: difendiamo il lavoro, l’ambiente e la volontà popolare”. È l’appello partito dall’MpS e subito sottoscritto dai sindacati di categoria, a cui si sono aggiunti nei giorni scorsi anche altre sigle sindacali, partiti ed associazioni ambientaliste. Il neonato comitato ha già annunciato una prima manifestazione prevista per venerdì 29 agosto a Mendrisio, i cui dettagli saranno spiegati domani in una conferenza stampa.

Il contesto

FFS Cargo, ricordiamo, intende chiudere otto terminal intermodali in tutta la Svizzera ritenuti non redditizi; due - Cadenazzo e Lugano Vedeggio – in Ticino, dove resterà soltanto Stabio. In risposta alle preoccupazioni dei lavoratori, FFS Cargo ha chiarito che, nonostante la riorganizzazione del traffico combinato e la riduzione di 65 posti di lavoro a livello nazionale, non ci saranno licenziamenti in Ticino. I collaboratori saranno riassunti da altri settori, anche se c’è chi teme trasferimenti oltre Gottardo. La chiusura dei terminal, inoltre, comporterà comunque la sparizione di 40 posti di lavoro qualificati nel nostro cantone. “Un disastro annunciato per l’ambiente e la mobilità sostenibile”, scrive l’MpS nel suo appello, parlando anche di “pura logica aziendalistica”. Di qui l’invito alla politica di mobilitarsi per spingere a cambiare rotta. Sul tema si è chinata anche la Deputazione ticinese a Berna.

 

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