
Ad Airolo, un ex ufficio postale, ora ospita un’antenna universitaria. Questa mattina, nel comune è stato inaugurato il polo più a nord del cantone Ticino dell’Università della Svizzera Italiana. Si chiama casa della Sostenibilità e ospiterà gli studenti che potranno toccare con mano, attraverso dei seminari, i temi dello sviluppo sostenibile. Sarà un luogo di formazione e riflessione dedicato agli studenti ma non solo. “Per noi è un tema cruciale”, ha detto a Ticinonews la rettrice Luisa Lambertini che ha aggiunto: “il contesto alpino è un luogo privilegiato per toccare con mano i temi della sostenibilità”
Un progetto basato sulla sostenibilità
Il vicepresidente della Commissione scientifica della casa della sostenibilità, Massimo Filippini, spiega com’è nata l’idea: “Abbiamo realizzato che la regione del San Gottardo può essere un laboratorio a cielo aperto per gli studenti, per apprendere e confrontarsi con i problemi relativi allo sviluppo sostenibile”. Ed è così che l’USI questa mattina ha inaugurato la sua sede più a nord del Ticino, in un progetto che vede al centro la sostenibilità. Un tema fondamentale e imprescindibile secondo la rettrice dell’Università Luisa Lambertini: “Una località veramente importante nell’ambito del contesto alpino dove si può veramente toccare diversi aspetti della sostenibilità, della creazione idroelettrica, della fauna, della flora e anche di come lo sviluppo delle città e dei mezzi di trasporto impatta il territorio”.
Un seminario alpino
La sostenibilità sarà al centro dell’attenzione, argomento che verrà trattato attraverso 24 seminari specifici, basati sull’apprendimento esperienziale. Dedicati innanzitutto agli studenti ma non solo. Filippini spiega lo scopo del progetto, ovvero quello di “organizzare e offrire agli studenti del bachelor dell’Università della Svizzera Italiana il cosiddetto seminario alpino. Sarà basato su interazioni sia con la natura, quindi all’aperto, sia con interazioni con la realtà socioeconomica locale, caratterizzata da problemi di sviluppo economico sociale e ambientale". Quindi "è proprio il luogo che può ispirare e far riflettere gli studenti sui problemi e sul trovare soluzioni per promuovere lo sviluppo sostenibile”.
Il potenziale nascosto nelle zone più remote
In un luogo discosto del nostro cantone si è creato un polo di riferimento che vuole essere attrattivo non solo per l’aspetto turistico ma anche per quello formativo a conferma che anche nei luoghi periferici del Ticino il potenziale è alto. Il consigliere di Stato Raffaele De Rosa specifica che il progetto “dimostra che nelle nostre zone periferiche e nelle nostre valli c’è un patrimonio di risorse inestimabile che può essere anche approfondito, studiato e valorizzato, penso alle energie rinnovabili e al tema della mobilità”. Un potenziale compreso anche da uno degli attori principali che ha concorso alla nascita della Casa della Sostenibilità, il Comune di Airolo, che fin dalla scorsa legislatura ha abbracciato il progetto intravedendo tutte le opportunità ad esso connesse. Il sindaco Oscar Wolfidberg è entusiasta della novità: “Parlare di diventare un'antenna universitaria fino a cinque, sei anni fa era impensabile, quindi l’avere una scuola universitaria sul territorio è qualcosa di eccezionale”.