Lugano
Municipio e autogestiti, l'apertura al dialogo è confermata da entrambe le parti
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 anni fa
La decisione da parte del Municipio di continuare il dialogo è stata presa questa mattina. Gli autogestiti: "Questa è un’ulteriore dimostrazione sulla nostra capacità di confronto".

"Il Municipio della Città di Lugano, riunito questa mattina nella sua seduta settimanale, conferma la volontà di continuare il dialogo con l’autogestione". Così l'esecutivo di Lugano comunica di voler tenere aperta la finestra di dialogo con il gruppo SOA Il Molino apertasi venerdì notte nel corso dell'occupazione dello stabile ex scuole elementari di Viganello.  "Consapevole del fatto che l’autogestione è presente in città da oltre 25 anni, l’Esecutivo ha incaricato la Municipale Karin Valenzano Rossi - capo Dicastero sicurezza e spazi e urbani - di proseguire il dialogo avviato con l’autogestione nella notte tra venerdì e sabato 1. luglio allo stabile del quartiere di Viganello, nel frattempo liberato volontariamente dagli occupanti", conclude lo scritto dell'esecutivo luganese.

"Una dimostrazione delle nostre capacità di confronto"

Parallelamente al comunicato della Città e arrivato quello degli autogestiti, dove viene spiegato che -citiamo- "le circostanze di questa occupazione ci hanno portato a dialogare anche con chi è tra i principali responsabili politici dello sgombero e della demolizione del centro sociale Il Molino: per noi un punto di forza e un’ulteriore dimostrazione sulla nostra capacità di confronto, esercizio che abbiamo sempre ritenuto valido sulla base minima di un confronto dove si annulli la narrazione menzognera del municipio degli ultimi anni e di un riconoscimento della nostra esperienza politica in questo territorio". Molinari che però nutrono anche qualche dubbio per quanto concerne le tempistiche: "Non sappiamo con certezza se l'avvicinamento di una municipale di Lugano nel cuore della notte sia dovuta alla recente decisione di riapertura dell'indagine sull'abbattimento di parte dell'ex macello e all'occupazione di un altro stabile vuoto, o perché la volontà di riconoscere oltre 25 anni di pratiche di riutilizzo di spazi abbandonati autogestite e autonome - da sempre definite "illegali" - sia improvvisamente diventata reale".

"È sempre stata un'occupazione temporanea"

Più volte la capodiscastero sicurezza e spazi urbani Karin Valenzano Rossi ha detto che "lo sgombero volontario è una condizione per continuare il dialogo". Su questo gli autogestiti tengono a sottolineare che "l’occupazione delle ex scuole era stata dichiarata come temporanea da subito e il tempo della sua durata, andato oltre le aspettative iniziali, è stato definito in modo assembleare e attraverso la creazione di un rapporto di forza nel quale è stato ritenuto poco opportuno dover infliggere l’ennesimo sgombero alle persone che hanno attraversato lo spazio in questi giorni e a un quartiere che in gran parte ha accolto e sostenuto questa occupazione, non mancando al contempo di far emergere perplessità legittime. Questo il motivo principale per cui abbiamo lasciato le ex scuole di Viganello", sottolineano nel comunicato.