La Commissione federale delle case da gioco lo scorso agosto ha inflitto al Casinò di Lugano una multa da 2'097'000 di franchi a seguito di presunte lacune riscontrate in materia di concezione sociale.
La notizia è stata dapprima anticipata dalla Rsi e poi confermata in serata da un comunicato diffuso dalla stessa casa da gioco. La vicenda riguarda un consulente bancario della Julius Baer, condannato lo scorso ottobre, che al Casinò di Lugano e di Campione avrebbe speso diversi milioni di franchi dei suoi clienti. La diffida da parte della casa da gioco sarebbe però arrivata troppo tardi. A seguito dell'inchiesta amministrativa, la Commissione federale ha quindi concluso per una violazione della cosiddetta concezione sociale e inflitto la maxi-multa.
Il casinò luganese ha tuttavia impugnato la decisione ed è tuttora in attesa del verdetto del Tribunale Amministrativo Federale. "Nella sua decisione - spiega il casinò nel comunicato - la Commisione federale ha tuttavia ritenuto opportuno mitigare la sanzione, applicando il coefficiente minimo previsto dalla legge, considerate le misure restrittive adottate proattivamente ed indipendentemente dal caso in oggetto". Infine, specifica la società, "questa decisione non avrà sostanziale impatto sui conti 2016 e 2017, nella misura in cui le sue possibili conseguenze erano già state in gran parte considerate nei conti d'esercizio 2015".
A proposito di conti d'esercizio, la Casino Lugano SA spiega inoltre nel comunicato che il 2016 in questo senso avrà come esito un risultato positivo. "In generale - si legge nel comunicato - si è constatato per la prima volta dal 2007 un aumento degli incassi ed un Prodotto Lordo dei Giochi superiore a quello dell’anno precedente. Le misure di risanamento adottate nel corso del 2015 hanno in questo senso dato i frutti sperati. Il trend constatato nei primi mesi del 2017 conferma l'appropriatezza delle strategie commerciali adottate e consente di sperare in un duraturo e saldo ritorno ad utili operativi".
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