
Era stato condannato a 14 mesi sospesi per 3 anni per aver travolto, nella notte del 31 marzo 2010, un 41enne italiano che aveva fatto un inversione a U, dopo aver sostato alla stazione di benzina di Rivera, sulla strada del Monte Ceneri. Un incidente che costò la vita alla vittima e per il quale l'imputato fu condannato per omicidio colposo. Ma ora il Tribunale d'appello, presieduto dal giudice Giovanna Roggero Will, ha ridimensionato la pena, riducendola a 8 mesi per due anni.
La Corte ha riconosciuto che l'imputato viaggiava a una velocità eccessiva, inadeguata alle circostanze. Ma rispetto alla sentenza di primo grado questa volta è stato dato maggior peso alla corresponsabilità della vittima. Secondo i giudici quest'ultima ha violato gravemente le norme di circolazione con una manovra che, seppur giuridicamente non imprevedibile e nonostante non sia stata riconosciuta come l'unica causa di quanto avvenuto, di fatto è risultata insolita e irrazionale.
La Corte ha inoltre abbandonato il procedimento per guida in stato di inattitudine dell'imputato, dovuta allo stato d'ebrezza (0,77 per mille di alcolemia), ormai caduto in prescrizione e di cui non s'è più tenuto conto per la formulazione della pena.
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