
La Locarno musicale, a partire dall’estate 2021, potrebbe non essere più targata Moon and Stars. Chiusa la prossima edizione, cadrà infatti il “monopolio” e le porte della città si apriranno al miglior concorrente. Proprio come avvenuto, in passato, con la Rotonda del Festival. Fondamentale sarà la collaborazione con gli attori economici locali.
Già un paio di imprenditori, almeno, hanno bussato alle porte del Municipio di Locarno offrendosi di organizzare, a partire dall'estate del 2021, l'animazione musicale - e non solo - nelle prime tre settimane di luglio. E questo perché, come ricorda oggi la Regione, con l'edizione di quest'anno scade il contratto che la Città ha a suo tempo sottoscritto con la Moon and Stars Sa con sede a Locarno (parte della galassia zurighese del gruppo Energy). La quale potrebbe rilanciare, proponendo un nuovo progetto. Oppure no. Lasciando quindi il campo a idee e promotori alternativi. Ciò che è sicuro, è che il regime di pseudo monopolio vissuto finora andrà a cadere.
Proprio come accaduto, anni fa, con la rotonda del festival, passata dalle mani degli storici organizzatori, dopo qualche anno di turbolenza, allo stesso Locarno Festival. Così - spiega il Foglio bellinzonese - il periodo 2021-25 è aperto ad altri attori e proprio in questo senso il Municipio ha fissato i paletti per il concorso. Ovvero, tra gli altri: un concetto di concerti, uno di promozione a livello svizzero e internazionale, un altro per le eventuali animazioni collaterali dentro e fuori il perimetro di Piazza Grande.
E ancora - elemento fondamentale: un "quadro" di collaborazione con l'Organizzazione turistica regionale e con gli operatori economici locali, che spesso, in passato, si sono lamentati per il modo in cui "Moon and Stars" accentrava i benefici generati dal suo pubblico lasciando agli altri le briciole. Infine, la tassa d'uso e la remunerazione dei servizi resi dal Comune costeranno agli organizzatori 50mila franchi di base più 5'000 franchi per ogni serata.
(Crediti foto: Chiara Zocchetti)
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