Ticino
“Moccetti sfrattato dal Cardiocentro via mail”
Foto Reguzzi
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Redazione
4 anni fa
Il Consiglio della Fondazione attacca il Presidente dell’EOC Paolo Sanvido: “Una vendetta personale. Le autorità intervengano”

Dopo appena un giorno dall’importante firma che sancisce il trasferimento del Cardiocentro all’interno della famiglia dell’EOC, un comunicato del Consiglio della Fondazione Cardiocentro Ticino smorza gli animi. Nella nota giunta in redazione si parla infatti di “choc e indignazione” di fronte alla comunicazione inviata dal Presidente dell’Ente Ospedaliero Cantonale Paolo Sanvido sul futuro del Professor Tiziano Moccetti.

“Una e-mail (un’e-mail!) - si legge nella presa di posizione - in cui si concedono tre mesi (tre mesi!) di tempo al fondatore del Cardiocentro per sgomberare l’ufficio e trasferirsi altrove con i suoi migliaia di pazienti. Un vero e proprio sfratto, vergognoso, in piena pandemia Covid19”.

“Cominciamo male”
Il Consiglio della Fondazione Cardiocentro, “pur avendo ricevuto ampie rassicurazione dalla controparte nell’ambito delle trattative per l’integrazione dell’ospedale del cuore nell’EOC, ha sempre voluto rimanere un passo indietro rispetto al futuro del Professor Moccetti, lasciando campo libero alla futura direzione del Cardiocentro. Questa ha formulato in piena autonomia, per iscritto, al CdA dell’EOC una proposta che consentisse al padre del Cardiocentro di poter continuare a prendersi cura dei suoi pazienti, pur senza più alcun ruolo dirigenziale o operativo nell’istituto”.

Proposta rimasta lettera morta per settimane fino a questa mattina: “All’indomani della firma del contratto di trasferimento, la proposta è stata respinta, con l’aggiunta di sgomberare l’ufficio in tre mesi. Se questa è l’autonomia clinica che il CdA dell’EOC intende lasciare al futuro istituto, cominciamo proprio male”.

“Un diktat inaccettabile del presidente dell’EOC”
Il Consiglio di Fondazione del Cardiocentro, prima di ricevere la comunicazione odierna, si era detto “disponibile con il CdA dell’EOC a trovare soluzioni alternative a quella formulata dalla direzione dell’istituto, per assicurare una transizione ragionevole che permettesse al Professor Moccetti di chiudere il suo studio presso il Cardiocentro e, soprattutto, di accompagnare i suoi pazienti verso questo cambiamento. Ma la risposta è stata l’e-mail del presidente dell’EOC con un diktat inaccettabile. Comunicazione neppure inviata in copia per conoscenza al Consiglio di Fondazione, a proposito di garbo istituzionale. Non si è avuta neanche la sensibilità di comunicare direttamente la sciagurata decisione”

“Chiediamo un intervento da parte delle autorità”
Il Consiglio di Fondazione del Cardiocentro “insorge contro una vendetta personale di questo tenore che ha il solo scopo di umiliare una personalità che ha fatto tanto per il nostro Cantone” e viene infine chiesto alle autorità competenti d’intervenire “affinché le azioni sconsiderate di una persona, peraltro già sfiduciata dal Gran Consiglio, non intacchino l’immagine e il prestigio di un’istituzione come l’Ente ospedaliero cantonale e non mettano in difficoltà migliaia di pazienti cardiopatici ticinesi”.

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