Preventivo 2024
Misure di risparmio, anche il Liceo di Locarno prende posizione
©Fiorenzo Maffi
©Fiorenzo Maffi
Redazione
un anno fa
Il Collegio dei docenti del Liceo di Locarno esprime "profonda indignazione per le misure di risparmio e il peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici, sperando in interventi responsabili e strutturali per risanare le finanze senza gravare ulteriormente sui collaboratori".

“Profonda indignazione”. È quando espresso, nella sua seduta straordinaria del 20 novembre, dal Collegio docenti del Liceo di Locarno in merito alle misure di risparmio previste nel Preventivo 2024. Queste misure, lo ricordiamo, vanno ad aggiungersi all’aumento previsto dei premi per l’IPCT. “ Queste misure, che nel loro insieme porteranno a importanti riduzioni salariali (di circa il 4%), si iscrivono in una tendenza al peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici che data ormai dagli anni Novanta (blocco degli scatti, contributi di risanamento, aumento dell’onere lavorativo, mancato adeguamento dei salari al carovita, mancato risanamento della cassa pensioni, ecc.)”, si legge nella nota del Collegio.

“Tagli drastici”

“Il nuovo decurtamento lineare dei salari e il mancato riconoscimento del rincaro rientrano a tutti gli effetti in quella categoria di ‘tagli drastici’ e di ‘sacrifici insopportabili’ che nella campagna elettorale sul Decreto Morisoli erano stati esclusi, ma che ora la classe politica presenta come necessarie misure di contenimento della spesa”. Il Collegio dei docenti del Liceo di Locarno sostiene tuttavia che il volume totale delle uscite sostenute dalle casse cantonali “è nel tempo lievitato notevolmente, passando da circa 2,3 miliardi annui nel 2001 a circa 4,3 miliardi nel 2024; la lunga – e a tutt’oggi ininterrotta – serie di decisioni che in questo lasso di tempo hanno sensibilmente peggiorato il potere d’acquisto dei dipendenti pubblici la dice lunga sul posto che le loro condizioni di lavoro occupano nelle priorità della classe politica”.

Peggioramenti

Ma i peggioramenti “non riguardano solo la retribuzione: se guardiamo alla Scuola media superiore, non si può non prendere atto di un progressivo aumento del carico di lavoro tanto sul fronte dell’insegnamento quanto su quello delle mansioni burocratiche e di un’accresciuta necessità di accompagnare gli allievi e le loro famiglie in una società sempre più fragile e le cui aspettative nei confronti della scuola crescono costantemente. In un simile contesto, richiamare ancora una volta i dipendenti ai valori di ‘impegno, professionalità e dedizione’ e nominare le decurtazioni salariali previste ‘contributi di solidarietà’ appare oltraggioso”. Quello che il Collegio si augura è quindi ben altro, ovvero “il giusto riconoscimento di quell’impegno, di quella professionalità e di quella dedizione e interventi responsabili, lungimiranti e di carattere strutturale da parte del datore di lavoro volti a risanare le finanze pubbliche senza imporre ulteriori oneri sulle spalle dei collaboratori, che non dovrebbero costituire gli ammortizzatori di una cattiva gestione delle finanze pubbliche e le cui rendite non dovrebbero essere riserve a cui attingere regolarmente in circostanze critiche”. 

La presa di posizione

Il Collegio quindi:

  • "Aderisce alla manifestazione di mercoledì 22 novembre a Bellinzona, indetta dai sindacati VPOD, OCST, SIT e sostenuta dall’associazione ErreDiPi. Sostiene e invita i sindacati e l’associazione ErreDiPi e altre associazioni dei dipendenti del settore pubblico a portare avanti sul piano politico la mobilitazione contro i tagli salariali e a favore di un risanamento responsabile ed equilibrato della cassa IPCT e ad intavolare trattative per un miglioramento generale delle condizioni professionali;
  • Si riserva il diritto di adottare forme di mobilitazione più incisive nel caso in cui non dovesse essere riconosciuto il carovita, si applicasse il taglio salariale previsto dal Preventivo 2024 e non si attuassero le misure di compensazione per la riduzione del tasso di conversione della rendita pensionistica;
  • In tal senso sostiene il coordinamento tra le diverse sedi del settore medio superiore per elaborare richieste congiunte al dipartimento; lo sforzo comune deve essere quello di difendere in ogni modo la dignità professionale di tutti i dipendenti coinvolti e di riflesso garantire a lungo termine la qualità e il valore imprescindibile del servizio pubblico".