Ticino
Misure a favore dei media, il confronto
Redazione
3 anni fa
In diretta Alex Farinelli, consigliere nazionale Plr e Marco Romano, consigliere nazionale Ppd discutono sul pacchetto in votazione il prossimo 13 febbraio

I media sono in difficoltà. Sempre meno persone sono disposte ad abbonarsi a un giornale. I colossi come Facebook e Google attraggono una grossa fetta degli investimenti pubblicitari erodendo gli introiti degli editori svizzeri, che negli ultimi vent’anni hanno perso quasi un miliardo di franchi in entrate pubblicitarie. Negli ultimi 18 anni sono una settantina le testate che sono scomparse e molti di quelli che non hanno chiuso sono stati assorbiti dai grandi gruppi. Poi è arrivata la pandemia che mettendo in ginocchio eventi e molti settori economici ha falcidiato una volta ancora le inserzioni. In questo panorama desolante la Confederazione ha deciso un pacchetto di misure a sostegno dei media che punta ad aumentare gli aiuti finanziari alla stampa.

Pro e contro
I 151 milioni di franchi aumenteranno gli sconti nei costi di spedizione agli editori cartacei, aumenteranno la quota di canone a radio e tv private, finanzieranno meglio le agenzie e il consiglio svizzero della stampa e formazione dei giornalisti. Infine, saranno sostenuti anche i media online, ma solo quelli i cui lettori pagano un abbonamento, un aiuto questo limitato a sette anni, così come il sussidio ai costi di spedizione. Contro il pacchetto, è stato lanciato un referendum che trova i suoi maggiori sostenitori nel campo del centro-destra. Le motivazioni? Il grosso dei soldi andrebbe agli editori già ricchi e che già fanno profitti. I media sarebbero meno indipendenti e meno propensi a criticare il governo. A sostenere gli aiuti, invece vi sono il governo, il parlamento e il campo del centro-sinistra. Gli aiuti, dicono, arriveranno indipendentemente dalla libertà redazionale e una stampa forte è fondamentale per una democrazia sana.

Il confronto
In diretta a Ticinonews a confrontarsi sul tema Alex Farinelli, consigliere nazionale Plr che è a favore del pacchetto e il consigliere nazionale Ppd Marco Romano, contrario alla misura.

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