Ticino
“Migrazione degli uffici a Cornaredo condanna a morte di negozi, bar e ristoranti”
Redazione
4 anni fa
Gli esercenti luganesi tornano a discutere sul nuovo quartiere preoccupati per il futuro delle loro attività in tempi di Covid

I commercianti, gli esercenti e gli albergatori luganesi sono sempre più preoccupati per la migrazione di una parte delle attività amministrative della Città e del Cantone al di fuori del Centro di Lugano, in special modo in questi tempi di Coronavirus. E nell’ambito del dibattito riguardante il nuovo quartiere di Cornaredo e del nuovo polo sportivo, gli esercenti luganesi ribadiscono quanto a suo tempo espresso al Municipio. Nella sua nota, la Società dei Commercianti di Lugano ribadisce il concetto che le sue Associazioni “non sono contrarie al polo sportivo, ma a questa migrazione che decreterebbe la condanna a morte di molti negozi, bar e ristoranti come anche ribadito dallo studio commissionato a EspaceSuisse”. “I commercianti” - prosegue il comunicato - si ritrovano ancora più duramente provati a causa della situazione conseguente al Covid-19”.

Già nel 2017, i commercianti avevano espresso il proprio timore di “inevitabili ripercussioni” sul centro cittadino, già sofferente a a causa del ridimensionamento della piazza finanzaria e la conseguente riduzione dei posti di lavoro e di tutto l’indotto che ne consegue.

Conseguenza causata da uno “spostamento del baricentro cittadino verso nord” e di “un’ulteriore diminuzione di persone impiegate negli uffici ubicati in centro con conseguente riduzione delle frequenze in bar, ristoranti e negozi durante la settimana” con conseguente “aumento degli spazi sfitti e una desertificazione del Centro con ulteriore perdita di attratività e riduzione del valore immobiliare”.

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