
Porte aperte oggi al nuovo centro polivalente di Camorino. La struttura appena ultimata ospiterà migranti, ma potrà anche essere adattata a esigenze di protezione della popolazione. "È uno spazio concepito per un uso estremamente flessibile", spiega a Ticinonews Federico Chiesa, capo Ufficio del Centro. "Al pian terreno troviamo degli appartamenti pensati per famiglie o per persone nell'ultima fase di permanenza nella struttura, in modo che abbiano la possibilità di imparare a gestire un appartamento, prima di riceverne uno sul territorio". Al primo piano, invece, "abbiamo delle camere doppie, triple, quadruple, e degli spazi comuni". La struttura si vuole assolutamente aperta alla realtà circostante. “Aperta nel senso che vogliamo stimolare le persone a uscire sul territorio. Il nostro obiettivo è di poter mantenere gli ospiti occupati”.
I numeri
La collaborazione fra DI, Croce Rossa e DSS permetterà agli ospiti di affrontare al meglio la prima fase d’integrazione, in un momento in cui i numeri migratori in Ticino restano alti. “L’anno scorso sono stati attribuiti al nostro cantone 533 persone facenti parte del settore dell’asilo ordinario", conferma Renzo Zanini, Capo Ufficio Richiedenti asilo e rifugiati. "Nel 2025 i numeri dovrebbero confermarsi all’incirca su quei valori. Oggi a beneficio di prestazioni assistenziali ci sono 2'400 persone con Statuto di protezione S, a cui si sommano oltre 2'000 individui facenti parte dell’asilo ordinario”. Il Cantone, recentemente, ha portato diverse misure per il contenimento dei costi. "Non è tuttavia possibile farsi bastare quanto eroga la Confederazione, perché il contributo fornito è destinato solo a una parziale copertura delle spese”.
La questione della sicurezza
Per il centro resta fondamentale anche la dimensione della sicurezza, che beneficia di un approccio organizzativo innovativo. “Siamo andati a visitare sette Cantoni e un elemento che hanno sottolineato tutti è di evitare assolutamente le divise". Non per niente "il nostro personale di sorveglianza sarà in civile. Sono professionisti formati nell'ambito della mediazione, dunque per un’interazione serena con gli ospiti”, conclude Chiesa.