Ticino
Migranti a Chiasso, Baume-Schneider: "Sono regolarmente informata sulla situazione"
©Gabriele Putzu
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Redazione
2 anni fa
La consigliera federale è giunta in visita in Ticino per vedere di persona la situazione migratoria nella cittadina di confine. "Dobbiamo tenere conto del fatto che una parte della popolazione ticinese si sente insicura".

Come da programma, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider è arrivata questa mattina a Chiasso per vedere in prima persona la situazione migratoria. Una visita richiesta a gran voce da più parti, in particolare dal distretto del Mendrisiotto, dopo i problemi di gestione, soprattutto di ordine pubblico, che si sono verificati negli ultimi mesi nella cittadina di confine. La capa del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha visitato dapprima il centro federale d’asilo e il valico di Chiasso. Vi è stato poi uno scambio con i rappresentanti cantonali (presenti il presidente del Governo Raffaele de Rosa e i consiglieri di Stato Norman Gobbi e Claudio Zali), nonché i sindaci dei comuni di Chiasso (Bruno Arrigoni), Balerna (Luca Pagani) e Novazzano (Sergio Bernasconi). 

"Una parte della popolazione si sente insicura"

"Potrebbe esserci la sensazione che il Consiglio federale non sia interessato a ciò che accade qui in Ticino, ma non è vero. Il centro di Chiasso è il primo che ho visitato dopo la mia nomina e sono regolarmente informata sulla situazione", ha esordito Baume-Schneider nel corso del punto stampa organizzato nel pomeriggio al centro federale per richiedenti asilo. "Dobbiamo tenere conto del fatto che una parte della popolazione ticinese si sente insicura. Abbiamo ricevuto delle proposte per dei miglioramenti e le analizzeremo". La "ministra" ha poi informato i suoi interlocutori di aver incaricato la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) di potenziare in modo permanente le misure di sicurezza e di prevenzione nel Centri federali d'asilo e nei suoi dintorni, in particolare con personale e pattuglie supplementari, nonché attuando più programmi occupazionali d'intesa con i Comuni. Il DFGP sta peraltro preparando nuove basi legali per rinforzare la sicurezza e la prevenzione nei Centri federali d'asilo.

De Rosa: "Evitare la crescita del clima di tensione"

Da parte sua, il presidente del Consiglio di Stato Raffaele De Rosa ha dichiarato che "non ci si può esimere dal constatare una serie di criticità". Nelle ultime settimane "sono capitati degli episodi gravi, vengono commessi atti illegali e si constatano comportamenti illeciti". Per questo motivo "abbiamo richiesto una revisione della strategia e un sostegno al nostro cantone". Occorre "evitare la crescita del clima di tensione".

L'intervento dei sindaci

È toccato poi ai sindaci di tre Comuni del Basso Mendrisiotto prendere la parola. Bruno Arrigoni (Chiasso) ha ribadito che "la situazione attuale a noi non va bene. Le persone vanno spalmate meglio sul territorio. Non chiediamo la luna, ma solo più buon senso". Secondo il sindaco di Balerna Luca Pagani occorrono quattro correttivi, ovvero "riduzione del numero entro la soglia delle 350 unità, maggior presenza di forze dell'ordine sul territorio, fermezza verso chi sbaglia e, infine, vanno ricuciti i rapporti con la popolazione". Infine, Sergio Bernasconi (Novazzano) ha concluso che "senza la solidarietà di tutti, difficilmente riusciremo a offrire qualcosa di degno alle persone che fuggono da paesi in cui si vivono situazioni drammatiche".

14.24 Sergio Bernasconi: "A Pasture, dove verrà aperto il nuovo centro nei mesi dell'anno prossimo, si vorrebbe portare ulteriori 250 persone. Credo che questa non sia la soluzione migliore. Senza la solidarietà di tutti difficilmente riusciremo a offrire qualcosa di degno a queste persone che vivono situazioni drammatiche nei loro paesi d'origine".

14.20 Luca Pagani: "C'è stata un'escalation negli atti compiuti da chi non rispetta le regole. Abbiamo furti nelle abitazioni e nelle automobili. Si creano quindi sentimenti di insicurezza ma anche di ostilità. Occorrono quattro correttivi: ridurre il numero entro la soglia delle 350 unità, maggior presenza di forze dell'ordine sul territorio (polizia e guardie di confine), fermezza verso chi sbaglia e, infine, vanno ricuciti i rapporti con la popolazione".

14.17 Bruno Arrigoni: "Le persone vanno spalmate meglio sul territorio. Chi ha il carico di queste persone sono Chiasso, Novazzano e Balerna. Questa situazione a noi non va bene e non va bene ai nostri cittadini. C'è una certa insicurezza in una parte della popolazione. Noi non chiediamo la luna, abbiamo solo bisogno di più buon senso".

14.10 Raffaele De Rosa: "Abbiamo avuto un utile momento di scambio su un tema, quello della migrazione, che ha un importante riverbero sul nostro cantone, in particolare il Mendrisiotto. Non possiamo esimerci dal constatare una serie di criticità. Oggi la consigliera federale ha avuto l'opportunità di toccare con la mano la situazione. Il centro di Chiasso è sottoposto da mesi a una forte pressione, così come il Mendrisiotto in generale. Nelle ultime settimane sono capitati degli episodi gravi, vengono commessi atti illegali e si constatano comportamenti illeciti. Tali atti possono anche essere rivolti a persone vulnerabili e compromettono la convivenza pacifica, suscitando sentimenti di sfiducia. Per questo abbiamo richiesto una revisione della strategia e un sostegno al nostro cantone. In particolare, abbiamo chiesto di avere una revisione della chiave di riparto della distribuzione su tutti i cantoni e di ridurre i numeri qui a Chiasso, nonché di rendere più celeri le pratiche di rimpatrio. È importante anche dotarsi di nuovi strumenti. Il nostro paese si distingue da sempre per lo spirito di accoglienza, ma per evitare la crescita del clima di tensione chiediamo di inserire misure efficaci e rapide".

13.58 Baume-Schneider: "Potrebbe esserci la sensazione che il Consiglio federale non sia interessato a ciò che accade in Ticino, ma non è vero. Il centro di Chiasso è il primo che ho visitato dopo la mia nomina e sono regolarmente informata sulla situazione. Le frontiere svizzere sono inoltre regolarmente controllate. Oggi ho ascoltato e compreso alcune preoccupazioni espresse dai sindaci di Chiasso, Balerna e Novazzano. Analizzeremo le proposte formulate per dei miglioramenti. Nel mio ruolo devo basarmi sui fatti: uno degli elementi di cui dobbiamo tenere conto è l'insoddisfazione di una parte della popolazione ticinese. La maggior parte di chi fa domanda d'asilo si comporta correttamente, ma la minima parte di chi commette reati rischia di compromettere la nostra politica d’asilo. La situazione migratoria è tesa in tutta la Svizzera, Ticino incluso. Ci sono due fattori in proposito: l'aumento delle domande d'asilo e delle richieste di Statuto S. Il Ticino vive una situazione particolare alla sua frontiera sud, ma non è l'unico. Garantiamo che la Confederazione fa tutto ciò che è possibile".