Ticino
Mezzana in difficoltà per la siccità
Immagine Ticinonews
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Daniele Coroneo
3 anni fa
Anche l’Azienda agraria cantonale subisce gli effetti della penuria di precipitazioni che attanaglia il nostro cantone. Per il mais da foraggio ormai si va a pescare l’acqua nel Ceresio

La siccità di queste settimane mette a dura prova l’agricoltura. Nel nostro cantone la regione maggiormente colpita è il Mendrisiotto, dove si prendono provvedimenti. Su richiesta degli agricoltori momò, il Cantone ha messo a disposizione motopompe e tubi della Protezione civile per l’irrigazione delle colture. I primi pescaggi da lago e pozzi di captazione, ci è stato riferito dal locale consorzio di PCi, potrebbero iniziare già la prossima settimana.

L’Azienda agraria cantonale di Mezzana non ha però voluto (o potuto) attendere. Il direttore Daniele Maffei ci accompagna ai margini di un campo di granoturco. “Io sono qui da vent’anni e questa è la prima volta che dobbiamo predisporre un’irrigazione di soccorso per il mais”. Mezzana non dispone tuttavia di un pozzo collegato a una falda freatica. “L’unica fonte alla quale possiamo attingere – spiega Maffei – è quindi il lago”. Il trasporto d’acqua dal Ceresio all’azienda agricola nel cuore del Mendrisiotto, iniziato negli scorsi giorni, avviene con delle autobotti.

Un terzo delle piogge
È proprio il distretto più a Sud del Ticino a essere maggiormente colpito dalla siccità. “Da inizio anno il Mendrisiotto ha avuto un terzo delle precipitazioni che solitamente interessano la regione. Questa mancanza di riserva – prosegue il direttore dell’Azienda agraria – ha influito sulla siccità nel terreno, ma questa è favorita ulteriormente dalla persistenza di un clima caldo, secco e ventilato”.

Acqua centellinata
Se per il mais, destinato al foraggio, si è ripiegato sull’acqua di lago, le altre colture di Mezzana devono fare completamente a meno (o quasi) dell’irrigazione. “Non irrighiamo nient’altro, a eccezione delle colture orticole. Qui l’acqua proviene dalle reti idriche dei tre comuni su cui sorge la nostra azienda”. Anche in questo caso, tuttavia, la distribuzione d’acqua è centellinata: “All’inizio di questa settimana abbiamo avuto dei contatti con l’Ufficio tecnico di Coldrerio, che ci ha chiesto di utilizzare meno acqua possibile”. L’appello non è caduto nel vuoto: “Abbiamo deciso di ridurre ulteriormente fertirrigazione e irrigazione, cercando di garantire un livello minimo di sopravvivenza alle piante. Chiaramente – conclude Maffei – il raccolto subirà un calo, ma siamo disposti ad accettarlo: siamo infatti ben coscienti delle difficoltà idriche di questo periodo”.

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