
A causare i danni di ieri nel Luganese è stata una supercella temporalesca transitata dapprima sul Malcantone e in seguito appunto nella zona attorno a Lugano. Un fenomeno non nuovo alle nostre latitudini, ma decisamente raro spiega il meteorologo Lorenzo Di Marco. “Il termine supercella temporalesca è legato semplicemente al modo della convezione: ci sono diversi tipi di temporale, e la supercella è il fenomeno più raro alle nostre latitudini e quello che può causare anche effetti più estesi sul terreno”.
Supercella
Una supercella la si contraddistingue dalle altre “principalmente per il fatto che è molto più longeva, può durare anche più di 2-4h. E, come detto, è in grado di generare forti correnti ascensionali, con conseguente grandine di media-grande intensità, forti raffiche di vento e anche abbondanti accumuli di precipitazioni”. Nello specifico – ci spiega Di Marco – il fattore della supercella ad aver creato più danni sul terreno sono state sicuramente le raffiche di vento”. Molti cittadini hanno parlato di tromba d'aria, addirittura di uragano che si è abbattuto nella zona. Ma è davvero così oppure sono termini eccessivi? “I temporali sono fenomeni molto locali, quindi le raffiche di vento, così come gli accumuli di precipitazione o la distribuzione della grandine al suolo, possono variare molto anche nello spazio di pochi chilometri”. La stazione di misurazione di Lugano di MeteoSvizzera ha misurato “solamente, per così dire, raffiche di 78 km/h. Si tratta sicuramente di raffiche molto importanti per un temporale, ma ci sono situazioni in cui si registrano tranquillamente oltre i 100km/h”.
Tromba d’aria o raffica lineare?
Di Marco ha poi spiegato che bisogna distinguere una tromba d'aria da una raffica lineare da temporale. “Al momento non abbiamo ancora gli elementi per poter distinguere se quella che si è verificata ieri sul bosco di Trevano sia stata una tromba d'aria piuttosto che una raffica lineare. Dal tipo di convezione, quindi dalla traiettoria della cella temporalesca, “sarei più tentato a dire che si tratta di raffiche lineari piuttosto che tromba d'aria. Questo lo si può notare anche dalla distribuzione di come sono caduti gli alberi: se cadono tutti in una direzione è abbastanza chiaro che si tratta di una raffica lineare. Se invece sono un po’ sparsi allora si tratta di una tromba d'aria”.
Quantitativi di acqua
Detto della velocità delle raffiche di vento, quali sono stati invece i quantitativi d'acqua caduti? “A livello di quantitativi d'acqua abbiamo registrato gli accumuli più importanti non tanto nel Luganese, quanto piuttosto nel Mendrisiotto. La nostra stazione di misura di Stabio ha infatti misurato accumuli orari superiori ai 60 mm. Sono veramente accumuli di tutto, di tutto rispetto. Ma se andiamo più nel dettaglio, in mezz'ora sono caduti comunque più di 50 mm di precipitazione. Ci sono stati tre momenti da 10 minuti in cui l'intensità di precipitazione era superiore ai 15 mm”, ha concluso il metereologo.