
“La situazione era sotto gli occhi di tutti da anni. Metanord non avrebbe mai dovuto passare il Ceneri. Lì sono iniziati i suoi problemi”. Sono parole forti quelle di Bruno Storni. Il deputato socialista, prende posizione sulla recente notizia dei licenziamenti a Metanord. L’azienda specializzata in fornitura di gas, lo ricordiamo, ha comunicato venerdì scorso di dover licenziare metà dei dipendenti. Tra le motivazioni figurano la recente Strategia energetica 2050 della Confederazione che non riserva sostegno al metano. Ma anche la mancata autorizzazione di distribuzione del gas da parte di alcuni comuni che ha fatto saltare il progetto gas nel Locarnese.
Per Storni la situazione era ben conosciuta da tempo, da almeno cinque o sei anni, quando era stata tematizzata in Commissione speciale energia dove lui siede, bisognava fermarsi prima aggiunge. E come se ciò non bastasse sottolinea il deputato, il Cantone ha voluto investire in Metanord con alcune decine di milioni di franchi, favorendo un vettore d’importazione, sapendo che non poteva attecchire nel nostro territorio.Ma Storni non si ferma qui. Per il deputato socialista, quando il Cantone ha stipulato l’accordo con Metanord, circa dieci anni or sono, lo ha fatto per far girare l’economia. In che senso chiediamo noi? "Perché la posa delle condotte ha dato vita a centinaia di milioni di franchi di scavi", aggiunge il deputato.
Pronta la risposta del presidente del CdA di Metanord Luigi Mattei che ribatte alle affermazioni di Storni. “Le risorse umane sono state tutte impiegate fino ad ora, e lo saranno per alcuni mesi ancora, per concludere i restanti lavori sulla media pressione, ovvero sulle condotte di trasporto. Terminati questi interventi, tuttavia, non vi sono più grossi progetti in vista: si sperava in uno sviluppo a Muralto e a Locarno, ma le prospettive di distribuzione sono oggi troppo deboli, anche per la concorrenza con altre iniziative di altri vettori energetici, per cui non si potrebbero mai ammortizzare gli investimenti. Di qui la decisione di riduzione degli effettivi a partire da febbraio rispettivamente aprile prossimi, e di intensificazione dell’attività commerciale di distribuzione di gas nelle regioni in cui siamo già presenti".
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