Edilizia
Metalcostruzioni, fondere tradizione e innovazione per rinsaldarsi
© Scolari - Ticinonews
© Scolari - Ticinonews
Redazione
2 giorni fa
Carenza di manodopera qualificata, innovazione tecnologica, ma anche le incertezze sul piano internazionale, questione dazi in primis. Sono parecchi i temi d'attualità a cui è confrontato il settore delle metalcostruzioni. "Tutto il comparto è in subbuglio, in futuro ci saranno grosse sfide", commenta il presidente dell'associazione di categoria Fabio Cameroni.

Il semisvincolo di Bellinzona è una delle principali realizzazioni fatte negli ultimi anni in Ticino a cui ha contribuito in modo decisivo il settore delle metal costruzioni. Un progetto emblematico, illustrato nel dettaglio nell'edizione numero 17 della rivista MetallGlass, che non deve tuttavia trarre in inganno. Il presidente dell’associazione di categoria AM Suisse Ticino Fabio Cameroni ci spiega perché. “Il settore delle costruzioni metalliche non è fatto unicamente di grosse o medie aziende che devono consorziarsi per poter fare determinati lavori importanti”. Ci sono infatti anche tutta una serie di aziende medie o piccole “che a questi appalti non possono partecipare, perché non hanno le capacità o i numeri per poter eseguire determinati lavori, di conseguenza sono praticamente tagliati fuori. E non lo dico per sminuire.”

Sfide da affrontare

Aziende del settore che sono confrontate con diverse sfide, sottolinea dal canto suo la direttrice di AM Suisse Ticino Cristina Resmi. E quando una sembra essere vinta, eccone un'altra. “Dopo tutte le problematiche che abbiamo vissuto in passato - la pandemia, il rincaro del prezzo dei materiali, le problematiche relative all'approvvigionamento, le guerre in Ucraina e in Medio Oriente - adesso abbiamo una nuova problematica legata alle politiche e alle decisioni degli Stati Uniti, in primis i dazi”, ha precisato Resmi. “Quindi aspettiamo di vedere quali conseguenze avranno per il nostro settore.” Oltre alle incertezze sul piano internazionale, non mancano nemmeno quelle più locali. Le precarie finanze cantonali che si ripercuotono su investimenti e appalti, e la crescente carenza di manodopera qualificata. “Per attirare i giovani verso una professione che è artigianale dobbiamo offrire qualcosa di diverso. Quindi più siamo rivoluzionari, più offriamo tecnologie all'avanguardia, più troviamo apprendisti che si interessano al nuovo settore”, ha proseguito la direttrice di AM Suisse Ticino. E a confermare questo scenario c’è anche Cameroni. “È un problema che si ripresenta di anno in anno, diventando sempre più grave”. Ma le sfide poi sono anche nella tecnica. “Nella rivista si parla anche di innovazione, di macchinari e attrezzatura, ma anche dell'intelligenza artificiale. E su questo tema c’è un grosso punto di domanda: che impatto avrà sulle medio piccole aziende? Bisognerà capire se porterà dei benefici o se invece rappresenterà un ulteriore problema che va ad aggiungersi a quelli già esistenti del settore”.

Costruire fa rima con innovare

Già, perché costruire significa anche innovare, integrando la modernità alla tradizione e all'artigianalità. Una contraddizione solo a prima vista. “Da una parte si crede che l'intelligenza artificiale sostituisca la manodopera. Nel nostro caso c'è la possibilità di usufruire dell'aiuto che offre la tecnologia come supporto, e non sicuramente come sostituzione della manodopera che facciamo così fatica a trovare e a formare”, ha concluso Resmi.