Ticino
Caso di West Nile, Merlani: "Il paziente si è ripreso". E sui contagi: "Prevalgono gli asintomatici"
©Gabriele Putzu
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Redazione
3 ore fa
Il medico cantonale fa il punto della situazione sul primo caso autoctono di infezione da West Nile Virus (WNV) in Svizzera, registrato in Ticino.

"Il paziente si è ripreso, il nome può fare un po' paura, ma va chiarito che la meningoencefalite è una complicazione rara che, si stima, solo nell'2-3% delle persone si manifesta in forma così severa". Con queste parole il medico cantonale Giorgio Merlani, parla del ticinese che rappresenta il primo caso autoctono di infezione da West Nile Virus (WNV) registrato in Svizzera. "La stragrande maggioranza delle persone resta asintomatica, una buona percentuale sviluppa sintomi influenzali (dolori muscolari, articolari, febbre), che però dovrebbero accendere qualche campanello d'allarme perché arrivano d'estate (periodo in cui solitamente non sono diffuse malattie di tipo influenzale)". Come per altri virus, anziani, bambini e persone con sistemi immunitari deboli sono più soggette a sviluppare decorsi più importanti, e anche il paziente del primo caso ticinese aveva già delle patologie.

"Ora possiamo archiviare la questione, ma..."

Nella nota odierna firmata dalle autorità sanitarie cantonali, è stato sottolineato come "attualmente non sussiste alcun rischio per la popolazione". Ora, ci spiega Merlani, "possiamo archiviare la questione almeno fino ad aprile". Questo perché "in questo periodo dell'anno non circolano zanzare e la malattia si trasmette esclusivamente con la loro puntura". Anche per l'anno prossimo il rischio sarà comunque basso perché "la diffusione è minima". In ogni caso, "tutti dovranno fare il proprio lavoro: le autorità sanitarie monitoreranno la situazione e, nel caso, informeranno la popolazione; i ticinesi dovranno fare il possibile per non farsi pungere inutilmente ed evitare di creare delle condizioni adatte alla riproduzione delle zanzare". In tal senso è fondamentale il monitoraggio che da anni viene svolto dall'Istituto di microbiologia della SUPSI, che analizza la quantità, il numero e se le zanzare abbiano il virus al loro interno.

L'uomo non può contagiare a sua volta

Ma quali sono le peculiarità di questo virus? "Quello che si può dire sul West Nile è che ha una diffusione un po' particolare. I vettori sono le zanzare e gli uccellini, all'interno dei quali il virus si riproduce bene e dai volatili può passare ad altre zanzare. Se l'uomo - o altri mammiferi - vengono punti, invece, si ammalano ma non producono virus. Quindi non possono a loro volta infettare un'altra zanzara, né si trasmette da uomo a uomo. Funziona in modo simile alla malaria". Per contrastare questo virus (e non solo) in vista delle prossime stagioni, comunque, i consigli sono chiari: proteggersi dalle zanzare e contribuire ad evitarne la proliferazione.