
Nel 2005 lo scrittore emiliano Danilo Massotti crea il neologismo "Umarell". Preso in prestito dal dialetto bolognese, questo termine risponde all’esigenza di trovare una precisa definizione per codificare quei pensionati che spendono le loro giornate a seguire lo sviluppo dei cantieri. Agli "Umarells" nostrani è ora dedicata l’opera ‘Infinito’, apparsa in Piazza del Ponte a Mendrisio, firmata dall’artista e architetto romando ONZGI.
“Attorno ai cantieri ci sono sempre questi personaggi che osservano, guardano e sognano il futuro della vita. Volevo dare un luogo a questi interessanti personaggi, che di solito si trovano tra la strada e il cantiere. Volevo creare una situazione dove c'è un'ambiguità tra realtà del cantiere quotidiano e una situazione quasi teatrale” ha spiegato ONZGI a TeleTicino.
Una piccola tribuna per seguire l’evoluzione dei lavori. Una postazione privilegiata per osservare lo scorrere del tempo ben rappresentato dalla parabola di un cantiere. “Io vedo una somiglianza con la vita. C'è qualcosa che si trasforma, non si sa cosa ci sarà, non ci si ricorda cosa c'era - ha sottolineato ONZGI -. È una situazione in movimento, volevo dunque creare questo rapporto dove si può pensare a una situazione passiva, ci si siede e si guarda ma invece è attiva, si stimola il pensiero, si può sognare, discutere, guardare, fare musica, ballare e partecipare al cantiere".
In questo modo Piazza del Ponte diventa anfiteatro con qualche settimana d’anticipo. Meteo permettendo, i lavori per la sistemazione di questo spazio ritrovato si concluderanno con la fine del mese di giugno.
Maggiori dettagli nell'edizione odierna del TG di TeleTicino
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