
Una carrellata di immagini con feci depositate sul suolo pubblico a Mendrisio, scattate durante una passeggiata di soli 30 minuti in alcune vie della Città. È quanto ci ha inviato una cittadina di Mendrisio, che denuncia una situazione che a suo dire è diventata insostenibile. "È ormai abitudine dei padroni di cani abbandonare gli escrementi per le strade della città. E non solo, talvolta anche su suolo privato". Secondo la cittadina, sono ben visibili anche dei parassiti intestinali di animali: "Gli escrementi giacciono per lungo tempo, il suolo si infesta di larve e di uova, quasi mai viene pulito dagli addetti. Se nessun'anima generosa le raccoglie al posto dei loro padroni, animali e persone rischiano di portarsi a casa i parassiti tramite zampe e scarpe".
Cestini pieni
Oltre a denunciare un pericolo per la salute, la nostra interlocutrice ritiene sia un pessimo biglietto da visita per i turisti. Non aiuta inoltre il fatto che i cestini della città sono "blindati". "Spesso si trovano sacchetti di escrementi di cani di grossa taglia che penzolano dal buco perché non ci passano. Oppure si trovano rifiuti sopra o sotto il cestino che non passano nella fessura". Una situazione che le autorità comunali, da noi interpellate, non ritengono essere grave. Anzi, negli anni ci sono stati dei miglioramenti. “Non sono aumentate segnalazioni in questo contesto”, afferma la capo dicastero Ambiente e Servizi Urbani Nora Jardini Croci Torti. “I cestini appositi, una volta inesistenti, sono sempre pieni, segno di una maggiore sensibilità da parte dei cittadini. La situazione è decisamente migliorata”.
Difficile multare i trasgressori
Secondo quanto prevede la legge i padroni di cani sono tenuti a raccogliere le deiezioni dei loro animali, pena una multa di 250 franchi secondo l'ordinanza municipale sui cani. Ma da parte delle autorità è difficile cogliere sul fatto i trasgressori. “Chi detiene un cane e lascia gli escrementi su suolo pubblico difficilmente si fa notare, soprattutto se c’è in giro la polizia”, aggiunge Jardini Croci Torti.
Bocconi avvelenati e avversione verso i padroni
Nelle ultime settimane si sono susseguite anche notizie riguardo a bocconi avvelenati. Un gesto che la nostra interlocutrice di Mendrisio ritiene “barbaro” e “difficile da capire”, ma che potrebbe essere legato al modo di agire incivile di certi padroni. Negli ultimi mesi ci sono state anche delle azioni "fai da te" da parte di cittadini stufi di ritrovarsi "marciapiedi pieni di cacche". Un foglio che ritrae un uomo e il suo amico quattro zampe, con tanto di nome e foto, è stato per esempio appeso su una recinzione. L’accusa rivolta al padrone è di non raccogliere le feci del suo animale ("Me ne frego della città, di voi e di chi la pulisce" la scritta che accompagna la foto). In questo contesto le autorità non sono a conoscenza di simili azioni, che possono essere lesive dell’onore, spiega ancora la municipale. “Le informazioni possono non corrispondere alla verità e quindi essere lesive dell’onore. Non ci sono giunte segnalazioni in questo senso. In ogni caso ci distanziamo da questo modo di agire”, conclude Jardini Croci Torti.