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Mendrisio ha il primo Consiglio dei giovani della Svizzera
© Ti-Press / Elia Bianchi
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Si è tenuta ieri la cerimonia per i giovani consiglieri che rimarranno in carica due anni. Al progetto hanno contribuito anche le Scuole Medie che hanno dimostrato "apertura e adesione".

La città di Mendrisio è all’avanguardia per quanto concerne l’integrazione di giovani nell’Esecutivo. Ieri, infatti, si è ufficialmente insediato il primo organo di rappresentanza per i giovani nel Municipio di Mendrisio. Il progetto, istituito dalla Città in collaborazione con le Scuole Medie, è la continuazione di una prima esperienza del Consiglio dei bambini e il consolidamento del modello internazionale della Città dei bambini al quale il Comune ha aderito nel 2020. Lo rende noto un comunicato stampa.

Mendrisio primo comune pilota a livello svizzero

Si è tenuta ieri nella sala del Consiglio comunale la cerimonia per i giovani che hanno ricevuto gli attestati di consiglieri, presenziata da Manuele Bertoli, capo del Dipartimento educazione cultura e sport (DECS). “La Città dei bambini è un progetto concreto che promuove attivamente la partecipazione non solo di bambini, ma anche dei giovani nella vita della comunità”. Mendrisio è inoltre il primo Comune della Svizzera ad attuare questo progetto.

Collaborazione di enti istituzionali

La Città voleva dare la possibilità agli adolescenti di esprimere le loro esigenze in relazione alla loro età e al loro percorso di crescita. La direzione della scuola, aderendo al progetto, ha permesso delle elezioni nelle classi di seconda e di terza al fine di designare i consiglieri che rimarranno in carica due anni. “Questo dimostra come possa essere efficace la volontà di collaborazione da parte di Enti istituzionali differenti – si legge nel testo – e di come si possano individuare risposte comuni per rafforzare l’attenzione verso l’universo dei giovani”.

Chi ne fa parte

I membri del Consiglio dei giovani sono: Amànuel-Eyoas Hermela, Baumgartner Dylan, Bonfiglio Amelia, Comps Veronica, Decio Giacomo Alessandro, Di Benedetto Melody, Dietzius Catarina,  Engeli Sebastiano Eduard, Frigerio Sofia, Gottardi Efrem, Mogicato Gioele, Nania Gioele, Paternoster Tristan, Sammuri Mattia Edoardo e Tettamanti Morgan.

Creazione del progetto

Il primo progetto di questo tipo è nato a Fano nel 1991 con la volontà di “contribuire a promuovere un cambiamento di paradigma nel governo della città, assumendo i bambini, al posto degli adulti, come parametro di riferimento della qualità della vita sociale”. Esso si basa sulla convinzione “che la centratura sui bisogni di bambine e bambini assicuri agli/alle abitanti una città sicura, inclusiva e garante delle diversità”. Viene infatti considerato come i bambini siano cittadini che vivono il territorio e le sue dinamiche che possono avere un ruolo attivo nel “processo di cambiamento e nel rapporto tra città e residenti, poiché sono considerati competenti”.

Convenzione ONU

La Città dei bambini si basa sui principi emanati dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e vuole garantire il rispetto di importanti articoli enunciati dalla Carta: art. 3 l’interesse superiore del bambino sulle decisioni che lo riguardano; art.12 esprimere liberamente la propria opinione e che questa venga presa in considerazione; art.13 libertà di espressione; art. 31 diritto al gioco e al tempo libero.

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