Ticino
Melide, “Sì” al porto “per risolvere numerosi e annosi problemi”
Redazione
3 anni fa
Il 19 giugno i melidesi si esprimeranno su una variante di piano regolatore che permette al Comune di effettuare dei lavori nella zona a lago del paese, su tutti il nuovo porto

Il prossimo 19 giugno i cittadini di Melide si esprimeranno su una variante di piano regolatore che permetterebbe al Comune di effettuare lavori nella zona a lago per rinnovare il porto ed eventualmente ampliarlo. Contro la variante, un gruppo di cittadini del Comune luganese ha raccolto le firme per un referendum. Ora, il comitato “Sì alla Bola”, a favore del progetto, torna a invitare i melidesi ad approvare la variante di PR.

“Già oltre 20 anni fa il Municipio aveva invitato i proprietari di barche a non cambiare i loro carrelli poiché intenzionato a ristrutturare il porto”, scrivono i favorevoli in un comunicato trasmesso alle redazioni. “Oggi il problema non è più la “sola” mancanza di acqua, elettricità e il riordino dei posti barca, ma la crescente melma sul fondale che impedisce sempre più spesso ai proprietari di barche di uscire dal porto. La situazione peggiorerà nei prossimi anni con i periodi secchi e con il livello della melma che non andrà di certo a diminuire. Solo un sì al PR permetterebbe al Municipio di elaborare un progetto per risolvere pragmaticamente queste annose problematiche”.

Costi ulteriori
Per i favorevoli, il progetto permette di evitare costi maggiori in futuro. “Senza PR e senza la possibilità di posizionare posti barca in zona ex Romantica, all’importo del risanamento ambientale alla Bola (oltre 1 mio di franchi), si aggiungerebbe quello di un porto provvisorio, successivamente da smantellare, mentre qualsiasi progetto ridurrebbe i posti barca attuali: diversi proprietari perderebbero il posto e coloro che vorrebbero affittarne uno (oggi sono 13 i residenti in lista di attesa) si vedrebbero chiuse le porte per anni”.

Un porto da 120 posti solo a certe condizioni
Il comitato dei favorevoli al porto risponde pure direttamente a una delle critiche principali dei contrari: “Spesso citato abusivamente dai contrari, il numero di 120 posti barca è il massimo che il proprietario del demanio (il Cantone), concede al Comune e peraltro solo a rigide condizioni (riordino paesaggistico delle boe, dismissioni di porti esistenti, ecc.). Il numero di posti barca e/o attracchi turistici eventualmente realizzati saranno definiti in futuro progetto concreto. Il Comitato tiene inoltre a sottolineare che il PR prevede unicamente un porto comunale, commisurato al fabbisogno locale. Esso permetterebbe al Comune di mantenere i posti barca esistenti (altrimenti si riducono!), aggiungerne per melidesi e, se i cittadini lo vorranno, procedere al riordino paesaggistico delle 30 boe in uso lungo le rive”.

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