
Giovedì sera, attorno alle ore 20.25 un giovane ragazzo è scomparso nelle acque del lago Ceresio a Melide. Il giovane, un 18enne residente in Germania, stava nuotando insieme ad un'altra persona, presumibilmente la sorella, quando è scomparso al largo del molo dell'Hotel Ceresio. La sorella, non vedendolo riemergere, ha chiamato i soccorsi. Sul posto si sono precipitati i sanitari del SAM con un'ambulanza, un'automedica ed il veicolo comando. Sono intervenuti anche i pompieri di Melide con il natante, la polizia lacuale e la società di salvataggio. Attorno alle 21.10 il corpo del giovane è poi stato localizzato dai sommozzatori e riportato a riva dove i sanitari hanno tentato di rianimarlo. Nel tentativo di salvarlo, i soccorsi lo hanno persino portato d'urgenza al Cardiocentro di Lugano, ma per il giovane, non c'è stato nulla da fare. E ora sarà l'inchiesta di polizia a stabilire l'esatta dinamica dell'accaduto.La testimonianza di una persona che era sul luogo dell'incidente“Il ragazzo – ci racconta Rene Probst, direttore dell’Art Deco Hotel Dellago di Melide - è scomparso intorno le 20.10 al più tardi. Il primo allarme è scattato alle 20:14. Un secondo alle 20:30 perché non era arrivati né della polizia lacuale, né l'ambulanza, né i pompieri. Pochi minuti dopo la scomparsa del ragazzo, fino circa alle 20:30, un ragazzo della "Sportbase" ha tentato di raggiungere l'annegato, ma senza successo. E poi abbiamo aspettato. E aspettato. E aspettato. E aspettato. La prima ambulanza è arrivata attorno alle 20:40, ma non potevano fare niente. Non avevano l’attrezzatura di sub. Il motoscafo di salvataggio con i sommozzatori e altre barche di soccorso e polizia sono invece arrivati un po’ dopo le 21:00. E cinque minuti dopo dal Sopraceneri è arrivata anche una macchina della polizia. E questa aveva l’attrezzatura di sub. Strano: i soccorritori del Sopraceneri sono stati quasi più veloci di quelli che venivano da Lugano. Una volta nell'acqua, in pochi minuti, i sommozzatori hanno trovato il ragazzo. E l'hanno portato a riva intorno alle 21:10. Ora io mi chiedo: perché c’è voluta quasi un' ora per la polizia e i soccorsi lacuali per arrivare da Lugano a Melide, per una distanza di soli 8 chilometri? Una distanza che in barca si fa in meno di 8 minuti, partendo da una base moderna equipaggiata professionalmente e con un dispositivo organizzato per reagire in pochi minuti dall'allarme. Io non voglio accusare nessuno. E aggiungo che, una volta che i soccorsi erano su posto, il lavoro è stato eseguito in maniera assolutamente professionale, efficiente e competente. Senza dubbio hanno fatto di tutto per rianimare il ragazzo. Ma dopo un ora sott'acqua, realisticamente, non c’è più tanto da fare. Mi chiedo solo come sia possibile che in Svizzera, in piena estate, in piena stagione turistica con tantissime barche sul lago, e con centinaia di persone nelle acque del Ceresio fino a tardi la sera, non ci sia un servizio di salvataggio equipaggiato con motoscafi veloci e attrezzi adeguati. Un servizio che riesca ad essere sul posto velocemente. Il tempo, infatti, è il fattore più importante quando si cerca di salvare la vita di una persona sott'acqua.Voglio però precisare che non ho intenzione di far apparire né la polizia, né l'ambulanza, né le persone del salvattaggio quali incopetenti. Al contrario". Raffaele Demaldi della polizia lacuale non ci sta"In caso di annegamento le sole persone che possono fare qualcosa sono quelle che sono sul luogo. In caso di annegamento i soccorsi arriveranno sempre tardi, purtroppo", ci dice Raffaele Demaldi della polizia lacuale."E comunque - aggiunge - la prima chiamata è arrivata alle 20.28 in polizia a Bellinzona. Alle 20.31 è stata
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