
A nemmeno sei mesi dalla sua entrata in funzione, il primo Istituto cantonale ticinese di medicina legale ha già dato prova di efficienza, qualità e rilevanza per il sistema giudiziario. È quanto è emerso oggi a Bellinzona nel corso della conferenza stampa di bilancio, durante la quale le autorità cantonali hanno sottolineato il successo dell’operazione avviata il 1° gennaio 2024. Voluto dal Governo e attribuito amministrativamente al Dipartimento delle istituzioni, l’Istituto opera in piena autonomia e garantisce un servizio medico-legale attivo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, a stretto supporto del Ministero pubblico. “L’obiettivo di strutturare e rafforzare in modo stabile la medicina legale in Ticino è stato pienamente raggiunto”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi.
"Molto interesse da parte dei professionisti"
“Questo bilancio estremamente positivo che stupisce anche noi, proprio per l'interesse che l’Istituto ha generato verso i professionisti presenti sul territorio e verso la cittadinanza”, ci ha spiegato Frida Andreotti, direttrice della Divisione della giustizia. Ma quanto sono importanti le collaborazioni sul territorio? “C'è una collaborazione importantissima proprio per l'operatività. Da quando viene rinvenuta una salma c'è un'ottima collaborazione con le pompe funebri. Alla fine è una collaborazione per la giustizia, per dare e ridare le persone ai propri cari nell'ottica di capire cosa è successo. Questo per quanto riguarda sia le persone decedute sua quelle viventi, nell’ottica appunto di cercare di capire cosa è capitato. I fatti che riguardano, insomma, la giustizia”. Una novità è la creazione di una nuova sala settori. Attualmente le autopsie vengono fatte a tutte Locarno. Cosa verrà creato? E a partire da quando? “Da ormai 30 anni le autopsie vengono effettuate all'Istituto patologico di Locarno. Nel 2019 si è poi pensato di creare un Istituto di medicina legale e si è pertanto condotta una riflessione su un uso maggiormente efficiente ed efficace delle risorse, anche sul lungo termine. Da qui l’ubicazione a Bellinzona e tutta una serie di servizi si medicina legale, la nuova sala settoria in collaborazione con l’Ospedale Regionale di Bellinzona e con la Polizia scientifica (prevista nel corso di quest'anno). Quindi un unico centro di competenza nella Città, scelta per via della presenza di spazi amministrativi e, come detto, dell’Ospedale”. Ma concretamente dove verrà ubicata? “Si troverà in un piano inferiore, anche discreto, dell'Ospedale. Ci sarà la nuova sala settoria, adibita però a tutti gli spazi che rispondono alle esigenze di medicina legale. Non da ultimo ci sarà una sala adeguata anche per accogliere i familiari per riconoscere ecco le persone decedute”. Ma si parla anche di una nuova formazione per i medici futura, un modo per attirare anche questi professionisti della tutta la Svizzera. “Siamo fieri che, proprio oggi, abbiamo mandato la richiesta di riconoscimento dell'Istituto di medicina legale quale organo formativo del FMH. Questo ci permetterà di formare dei medici che fanno studi in Svizzera, anche provenienti dal Ticino. È quindi un'ottima opportunità di crescita in un settore molto particolare, che raccoglie anche il pieno interesse della popolazione. Inoltre, è un settore del quale ne beneficia la giustizia”, ha concluso Andreotti.
Due ambiti, una missione
La direttrice dell’Istituto, la dottoressa Rosa Maria Martinez, ha ricordato che l’attività si suddivide in due settori principali: la medicina legale clinica (su persone viventi, spesso in casi di violenza interpersonale) e quella post-mortem (autopsie, valutazioni e ispezioni). I numeri raccolti nel primo semestre confermano l’ampiezza e la centralità del lavoro svolto. In ambito post-mortem, l’Istituto ha effettuato 102 autopsie, 83 valutazioni radiologiche, 11 esami esterni e 23 ispezioni medico-legali, queste ultime in collaborazione con la Federazione Cantonale Ticinese Servizi Ambulanza. Sul fronte clinico, si contano 101 visite, con 71 casi di violenza fisica e 12 di violenza sessuale su adulti, oltre a 18 casi su minorenni. Non mancano infine attività specifiche come le 159 visite per la stima dell’età di richiedenti l’asilo, su incarico della Segreteria di Stato della migrazione.
Un valore aggiunto per tutto il Cantone
Il Presidente del Consiglio di Stato ha infine evidenziato il valore strategico dell’Istituto, che rappresenta un esempio concreto di valorizzazione delle competenze e delle eccellenze presenti nel Cantone. Un servizio che non solo rafforza il sistema giudiziario, ma contribuisce alla qualità complessiva della risposta istituzionale in ambiti delicati e complessi come quelli legati alla medicina forense.