Ristorazione
Massimo Suter: “Sarà un’estate che ricorderemo in maniera positiva”
Il presidente di GastroTicino conferma il moderato ottimismo che si sta percependo (e vivendo) quest'estate nel settore della ristorazione ticinese.

Dopo le difficoltà riscontrate nel 2024, l’estate 2025 sembra portare una boccata d'aria fresca al settore della ristorazione ticinese. Seppure la partenza della stagione sia stata altalenante, il trend sembra migliorare con il passare delle settimane. A confermare questa percezione è Massimo Suter, presidente di GastroTicino, che condivide un primo bilancio positivo e sottolinea l’importanza del lavoro congiunto tra enti pubblici, operatori turistici e ristoratori.

Un'estate di "cauto" ottimismo

«In generale è sicuramente difficile dare una risposta che valga per tutti, ci sono varie tipologie di ristorazione, varie tipologie di destinazioni e via discorrendo; però in generale si può dire che la stagione è partita in maniera un po' altalenante, ma ora stiamo vedendo comunque un bel sereno all'orizzonte. Da un lato la metodologia che ci sta aiutando, dall'altro lato anche i flussi turistici sono ben presenti, quindi credo che tutto sommato sarà un'estate che ricorderemo in maniera positiva» ha affermato ai microfoni di ticinonews.

Sinergie tra settore pubblico e privato

A distanza di un anno da una stagione estiva particolarmente complessa, il settore sembra oggi mostrare segnali concreti di ripartenza: si può dire che sia ripartito? Suter ne è certo: «Il settore è ripartito, ma non solo lui e non da solo. È ripartito anche grazie all'aiuto degli enti turistici e all'aiuto dei nostri comuni. Le grandi manifestazioni che abbiamo in questi periodi creano comunque indotto, creano visibilità soprattutto nel nostro territorio. Ci auguriamo che ci possa essere un ritorno dell'investimento magari quest'autunno; dove chi è venuto a vedere un grande concerto in piazza può valutare di tornarci anche fuori stagione. Molto probabilmente riusciremo a cogliere anche i frutti più in là».

Il ticinese: cliente fedele, anche se un po' brontolone

Se da un lato la presenza turistica è tornata a farsi sentire, resta fondamentale anche il ruolo della clientela locale, che in Ticino continua a rappresentare una componente essenziale per la ristorazione: come stanno rispondendo i ticinesi? «Il ticinese è un cliente fedele, anche se è un po' brontolone. È un cliente che predilige soprattutto la nostra tradizione, quindi nel periodo estivo frequenta in maniera molto assidua i nostri grotti: il che è sicuramente positivo sia per il ticinese, perché trova un po' di refrigerio, ma anche per chi gestisce queste attività che sono molto "lunatiche", perché in balia delle bizze del tempo. Quindi il turista ticinese è un turista che è presente, un turista su cui possiamo e dobbiamo anche tener conto nelle nostre analisi aziendali. Inoltre, con l'arrivo dell'autunno vi saranno poi le varie rassegne sparse nel territorio, che inviteranno ad uscire, a stare tra la gente».

Uno scenario in evoluzione

Sebbene la stagione sia ancora in corso, i segnali sembrano positivi. Il ritorno degli eventi, il supporto degli enti locali e il comportamento "fedele" della clientela locale sembrano indicare una ritrovata energia per il settore. Ora non resta che attendere la fine dell’estate per tirare le somme, con lo sguardo già rivolto alle rassegne autunnali che potrebbero consolidarne il rilancio.