Ticino
Marina non indietreggia
Redazione
17 anni fa
L'ex ministra risponde al Governo sull'archivio scomparso

Probabilmente la segnalazione al Ministero pubblico contro Marina Masoni partirà settimana prossima. I reati ipotizzati sono sottrazione di documenti e violazione del segreto d’ufficio. Continua a tener banco nelle sedute governative il giallo dell’archivio scomparso. L’archivio di direzione del Dipartimento finanze ed economia, formato da oltre 1'200 scatole zeppe di documenti.Masoni ha risposto ieri alla lettera inviatale mercoledì scorso dal Governo. Lettera con la quale il Governo delegava il cancelliere dello Stato Gianpiero Gianella a incontrare Masoni per trattare la restituzione dell’archivio, almeno per la parte considerata di proprietà del Cantone.Marina Masoni ha fatto sapere che prima di intraprendere altri passi attende la decisione del Tribunale federale sull’istanza da lei inizialmente inoltrata al Tribunale amministrativo. Per competenza la decisione è infatti passata alla massima istanza giudiziaria che dovrebbe esprimersi sulla contestata restituzione dei documenti del DFE. Documenti che intanto si trovano, sigillati, negli uffici dello studio legale Masoni a Lugano.L’ex ministra però non chiude del tutto la porta: nella sua lettera ha fatto spere al Governo che è disposta a fornire copia dei documenti che le venissero richiesti, una volta accertato il loro interesse pubblico. Masoni ritiene infatti che la documentazione in suo possesso sia di carattere privato.Intanto, si conferma l’esistenza di una lista dettagliata dei documenti spariti: sarebbe stata trovata in un computer del Dipartimento.[email protected]

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata