
I Comuni vendono le carte giornaliere a un prezzo ragionevole(attorno ai 40 franchi), la Svizzera infatti ha la fortuna di possedere una fitta rete di trasporti ma i prezzi non sempre sono accessibili a tutti. Per questo, infatti, in molti acquistano questo servizio che però ora Alliance Swiss Pass vuole abolire entro il 2023. “Non ha senso”, tuona Lisa Boscolo (Ps) in un’interpellanza al Municipio di Bellinzona. “Mentre vogliamo promuovere l’uso del trasporto pubblico e partecipare alla transizione ecologica, l’abolizione di un servizio molto apprezzato e simbolico, senza presentare le soluzioni alternative elaborate, va nella direzione sbagliata”, sottolinea.
“Nel 2018 sono state vendute 1819 carte le entrate derivanti dalla vendita di queste ammontavano a quasi di 77’000 franchi. Nel 2019 c’è stato in un incremento notevole, 8287 carte di cui un incasso di 351’486 franchi”, spiega la Boscolo.
Il Piano d’azione comunale - di recente approvazione – “punta sulla complementarità del trasporto pubblico per una migliore qualità di vita in città e si impegna per rendere quest’ultimo il più attrattivo possibile, con l’implementazione di molteplici forme di connessioni intermodali”.
Gli argomenti portati da Alliance Swiss Pass sul declino dell’uso di queste carte e sulle difficoltà di distribuzione “non sono credibili perché questi elementi non trovano conferma nella realità quotidiana”.
Domande al Municipio
- Il Municipio intende opporsi all’abolizione delle carte giornaliere FFS messe a disposizione dai comuni?
- Il Municipio intende trasmettere la presente opposizione agli attori interessati, in particolare l’Alliance Swiss Pass, le FFS e il DATEC?
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