
Manno, Cadempino e Vezia. Sono tre comuni direttamente interessati dal progetto ad aver interposto ricorso contro i ripari fonici che l'USTRA intende costruire sul tratto di autostrada A2 tra Lamone e Cadempino.Un progetto da 12 milioni di franchi, per il quale l'apertura del cantiere è prevista per il 2019, mentre la collocazione dei ripari viene collocata nel biennio 2020-2021. Ma, come riferisce oggi il GdP, il Municipio di Manno ha interposto un'opposizione cautelativa, con il sostegno pure del Consiglio comunale, che aveva sottoscritto una presa di posizione a sostegno delle misure che il Municipio ha chiesto in modo da ottemperare gli accordi raggiunti a suo tempo con Berna. Manno sostiene in pratica che nel progetto presentato nelle scorse settimane non vi è più traccia dei ripari fonici che gli sono stati promessi nel 2011. Da qui la richiesta di reinserire il comune nell'opera.I comuni di Cadempino e Vezia, invece, hanno presentato un'opposizione cautelare congiunta. Opposizione che, a quanto pare, non si scaglierebbe direttamente contro i ripari fonici, bensì su alcuni aspetti collaterali del progetto. In particolare la pista ciclabile che dovrebbe correre lungo il nuovo manufatto e la configurazione del cantiere. Inoltre Cadempino vorrebbe allacciarsi al pozzo di captazione dell'acqua di Lamone, sito in territorio di Bedano, visto che in quello posto sul suo territorio vi sono stati recenti casi di inquinamento da idrocarburi. Ma questa idea non sarebbe compatibile con il cantiere dell'USTRA. Insomma, per i ripari fonici la strada è ancora tutta in salita. Affaire à suivre.
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