
Musica e rumore fino a tardi. Non è stato un sabato sera tranquillo quello vissuto da alcuni cittadini luganesi residenti tra Cassarate e Pregassona. Almeno un centinaio di giovani sono infatti scesi in strada in serata, riproducendo musica techno e turbando così il sonno di molti residenti, che si sono rivolti alle forze dell’ordine per segnalare “l’ennesima manifestazione non autorizzata”, come l’ha definita la sezione di Lugano della Lega dei Ticinesi. Gli agenti sono quindi giunti sul posto, unicamente per monitorare la situazione. Un intervento giudicato troppo “tenero” da parte delle sezioni di Lugano di Lega e Udc.
“Le cose non si risolvono da sole”
“La risposta che molti luganesi si sono sentiti dare dopo aver chiamato la polizia è stata “mi dispiace ma non possiamo intervenire”, si legge in un comunicato della Lega. “Ci chiediamo se il Municipio ha davvero intenzione di riprendere in mano la situazione e se sia giusto tollerare questi comportamenti”. Sperare che le cose si risolvano da sole “non sta funzionando. I cittadini vanno tutelati e non possono essere lasciarti in balia di abusivi rave notturni organizzati dai soliti noti”. Le regole “ci sono e valgono per tutti. È ora di farle rispettare!”
“Un’escalation destinata ad espandersi”
Dello stesso tenore il comunicato dell’Udc di Lugano. “Se non si chiederà alla polizia di intervenire sequestrando ogni dispositivo suscettibile di far rumore, fermando tutti i partecipanti a costo di intasare temporaneamente tutte le strutture carcerarie o di dover adibire a tale scopo degli spazi e del personale aggiuntivo, questa escalation non farà che estendersi (l’esperienza di tutti questi anni dovrebbe pur avere insegnato qualcosa)”, scrivono i democentristi. L’Udc Lugano invita perciò il Municipio “a ignorare le conseguenze elettorali negative (peraltro tutte da dimostrare)” che potrebbero farne seguito e “ad adottare il pugno di ferro contro dei facinorosi che negli anni hanno dimostrato di non capire – o meglio, di sfruttare a proprio vantaggio – il linguaggio della cortesia e della moderazione in uso fra gente normale. A mali estremi, estremi rimedi”.
Torrente: “Bisogna valutare tutti gli elementi”
Interpellato da Ticinonews, il comandante della Polizia della Città di Lugano, Roberto Torrente, ha dato una sua lettura della vicenda. “Ogni manifestazione è diversa, e possiede degli elementi e delle peculiarità che devono essere valutati”, precisa Torrente. “Il nostro obiettivo è quello di mantenere l’ordine, evitando però situazioni di forza dove queste sono inutili, e cercando di ottenere lo stesso risultato utilizzando colloquio e dialogo”. Nel caso specifico l’evento è terminato non oltre mezzanotte e mezza, “anche se capisco che la musica possa aver dato fastidio ad alcuni abitanti”.
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