
Mangialonga, Vignalonga, Raminalonga, Paleontolonga, MaraLonga e le neonate Passeggia&Assaggia e Montalbano Festival: camminate enogastronomiche che sono spuntate come funghi negli ultimi anni nel Mendrisiotto e nel Basso Ceresio. Pioniere in questo senso è stata la Mangialonga, le cui iscrizioni per l’edizione 2024 in programma il 1° maggio sono state aperte proprio oggi, con i biglietti andati sold out in un attimo. 11 chilometri, 12 soste e alcune novità: "Sarà una Mangialonga stellata visto che la tappa che abbiamo fatto l’anno scorso, i Cuntitt, quest’anno ha preso una stella Michelin", racconta a Ticinonews Massimo Tettamanti, portavoce del comitato Vineria dei Mir. "E poi un’altra novità è il Ticino Gourmet Tour, gestito da Sapori Ticino, con il deus ex machina Dany Stauffacher che fa una tappa al colle degli ulivi con i suoi chef". Invece il percorso è stato confermato: "Da circa 4 anni facciamo lo stesso percorso per permettere alla gente che si intercala nelle riservazioni di fare questo giro nel nostro bellissimo Mendrisiotto. Dopo cambiamo per dare visibilità ad altre parti del territorio", dice Tettamanti.
Le riservazioni un tasto dolente
Le riservazioni sono già un tasto dolente per molti: sui 2'000 posti disponibili circa la metà viene riservata agli sponsor. Per accaparrarsi i rimanenti, disponibili solo online, occorre dunque smanettare in modo tempestivo, una scelta che Tettamanti difende: "È gente che ci segue da tempo: sono tutte ditte coi loro clienti e mi sembra corretto dare loro la precedenza della riservazione. È chiaro che noi cerchiamo di non far riservare tutti i posti belli delle ore giuste, ma li spalmiamo un po’ su tutta la manifestazione. Così restano un po’ pochi biglietti che vanno in un attimo. Non si riescono più a fare gruppi grossi di privati".
Aumentare i biglietti?
Aumentare i biglietti disponibili non rientra fra le possibilità. "No, non lo aumenteremo mai il numero - spiega Tettamanti - perché se vogliamo mantenere una qualità, questa è per noi al massimo 2'000 persone. Dopo diventerebbe troppo oneroso smaltire tutta la gente sul percorso". Un percorso che come negli anni scorsi combinerà convivialità, sostenibilità e solidarietà.
"Un attaccamento al territorio e alla qualità del prodotto"
"Io credo che il Mendrisiotto sia caratterizzato dalla viticoltura. Ormai questo è molto visibile visto che qui viene prodotto circa il 40% del vino ticinese, ma c’è anche una storia di prodotti regionali, quindi di un attaccamento al territorio e alla qualità del prodotto che si vede anche nelle fiere e nelle manifestazioni", dice ai microfoni di Ticinonews Nadia Fontana Lupi, direttrice dell'Organizzazione Turistica Regionale Mendrisiotto e Basso Ceresio. "Quando si è in vacanza nel Mendrisiotto è abbastanza impossibile mancare l’occasione di visitare una cantina, un ristorante, un grotto, piuttosto che partecipare a una manifestazione come le tante sagre, fiere di paese, o uno di questi eventi dove si gusta qualche cosa camminando".
A tutti l'occasione di partecipare
È però indubbio che molti dei biglietti vanno a finire metà agli sponsor e una buona fetta a residenti che conoscono la regione: "Se si parla della Mangialonga è chiaro che è un’organizzazione che fa le proprie scelte", commenta Fontana Lupi. "Dall’altra parte ci sono tutte le altre manifestazioni della regione che sono ormai tante che possono essere anche un’alternativa alla Mangialonga. In ogni caso se qualcuno si interessa al Mendrisiotto e a queste passeggiate enogastronomiche può trovare in un momento o nell’altro l’occasione di parteciparvi"