Ticino
Mandato alla Dazzi, "ma non per favorire gli amici di Gobbi"
Mandato alla Dazzi, "ma non per favorire gli amici di Gobbi"
Mandato alla Dazzi, "ma non per favorire gli amici di Gobbi"
Redazione
8 anni fa
Il Consiglio di Stato risponde a Pronzini sul trasferimento del mandato per la stampa delle cartelle delle tombole

"In un territorio quale è il Cantone Ticino è praticamente impossibile che le persone non si conoscano. Se si analizza già solo il criterio della provenienza geografica dei componenti dell'Esecutivo, e quindi la loro prossimità con le ditte del territorio, lo Stato dovrebbe astenersi da dare mandati a ditte radicate nel Locarnese, nel Malcantone, sul Piano di Magadino, nelle Tre Valli e sul territorio di Lugano. Questo poi non impedisce ai cinque consiglieri di Stato di avere conoscenti e amici anche nelle altre regioni del Ticino, senza contare che prima di essere eletti avevano un'attività professionale che ha permesso loro di istituire una ricca rete di relazioni e conoscenze."

A scrivere queste righe è stato il Consiglio di Stato, nella sua risposta all'interrogazione di Matteo Pronzini "I mandati diretti strumento per favorire gli amici o conoscenti?"

Pronzini chiedeva lumi al Consiglio di Stato su un mandato diretto per la stampa e la confezione delle cartelle per le tombole, che fino al 2015 veniva affidato a una tipografia della Riviera ma che nel 2016 il Dipartimento delle istituzioni guidato da Norman Gobbi decise di trasferire alla tipografia Dazzi di Chironico.

Visto che fino al 2011 Gobbi era stato nel CdA dell'Alpin Media SA di Chironico insieme ai dirigenti della tipografia Dazzi, Pronzini ipotizzava quindi che il trasferimento del mandato fosse stato deciso per fare un favore gli amici.

Ma il Governo gli spiega che i motivi sono altri. La decisione di affidare il mandato alla tipografia leventinese è infatti stata presa "per garantire allo Stato una forma di backup e avere così un ulteriore partner tipografico in grado di produrre le cartelle per il gioco della tombola, gioco ancora ben radicato alle nostre latitudini."

"Alla tipografia Dazzi è stata richiesta un'offerta specifica per il lavoro da svolgere, offerta che è stata controllata e ritenuta corretta e che rispettava le richieste esplicitate dal dipartimento" spiega ancora il Consiglio di Stato.

"Il trasferimento non è stato generato dal tentativo di risparmiare bensì dalla necessità di ridurre i potenziali rischi operativi garantendosi un secondo partner tipografico in grado di svolgere tali compiti" ribadisce il Governo, precisando che comunque il cambio di tipografia "ha permesso un risparmio di circa 7'000 franchi per il 2016".

Infine il Governo conferma che Gobbi ha fatto parte del CdA della Alpin Media SA fino al 2011, ma ribadisce che i motivi del trasferimento del mandato sono altri, ovvero quelli elencati in precedenza.

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