
Tornano d’attualità dubbi e interrogativi sulla posizione del direttore e della responsabile delle cure del centro degli anziani di Balerna. A rianimare il dibattito sono gli approfondimenti pretesi dal Legislativo nell’ambito dell’analisi del messaggio municipale proponente l’unificazione amministrativa e gestionale della struttura con gli ospizi di Chiasso tramite la costituzione dell’ente autonomo di diritto comunale «Istituto per anziani Balerna-Chiasso (EABC)».
Tra le questioni rimaste in sospeso dopo gli scandali dei maltrattamenti sfociati l’anno scorso, al termine di due distinte inchieste penali, nella condanna di un’ex assistente di cura e in tre decreti di accusa a carico di altrettanti collaboratori della struttura balernitana, figura in effetti quella relativa all’opportunità di passare al vaglio di un’inchiesta amministrativa l’operato, sull’arco dei tanti anni in cui avvennero i soprusi ai danni di diversi degenti, dei vertici della casa di riposo locale. In paese, non solo tra i partiti, sono in tanti coloro che ritengono poco credibile che una lunga serie di vessazioni ai danni di numerosi pazienti si sia protratta per lungo tempo – per quanto concerne le fattispecie più gravi dal 2008 al 2011 – senza che i vertici della struttura ne sapessero alcunché.
Per questo, appariva pressoché scontata, al termine del procedimento penale sfociato, nel maggio del 2017, nella condanna dell’ex dipendente colpevole di ripetuta coazione a 12 mesi di detenzione sospesi, l’apertura di un’indagine amministrativa a carico del direttore e della responsabile delle cure del centro degli anziani. Così, invece, non sarà.
«Abbiamo fatto delle verifiche, anche tramite un audit esterno. In più – spiega il sindaco di Balerna Luca Pagani al Corriere del Ticino – abbiamo preso visione, pur avendo ottenuto solo un accesso parziale agli atti, dei documenti del procedimento penale e poi della sentenza. Anche l’autorità cantonale di vigilanza (sanitaria, ndr) qualche mese fa ha ritenuto la persona condannata unica responsabile di quanto accaduto. Dal profilo penale non è emerso alcun addebito a carico di direttore e responsabile delle cure della casa anziani. Non sono stati ravvisati da parte nostra elementi che giustificassero l’apertura di un’inchiesta amministrativa».
Maggiori dettagli nell'edizione odierna del Corriere del Ticino
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