Ticino
Maltempo nel Mendrisiotto, Tettamanti: "Servono discussioni con il Cantone"
Redazione
3 giorni fa
Secondo MeteoSvizzera, tra martedì e sabato sono caduti oltre 230 millimetri di pioggia nella regione, con punte fino a 140 millimetri in un solo giorno tra Stabio e il Monte Generoso. I pompieri del Mendrisiotto hanno effettuato oltre venti interventi nella sola giornata di ieri. Per il comandante la politica deve affrontare il tema degli eventi climatici straordinari.

Dopo cinque giorni di piogge intense, quella appena trascorsa è stata l’ultima nottata all’insegna del maltempo. Precipitazioni che ieri hanno messo sotto pressione in particolare la regione del Mendrisiotto, dove i pompieri sono intervenuti oltre una ventina di volte.

Colata di fango tra Riva San Vitale e Brusino

La strada cantonale che collega Riva San vitale a Brusino è stata una delle vittime più evidenti dell’ondata di maltempo abbattutasi ieri sul Sottoceneri. La strada è stata invasa da una colata di fango e detriti che ne hanno imposto la chiusura. L’intervento dei militi si è concluso solo verso le 22 con il ripristino della circolazione.

Materiale giù dalle montagne

Ma, come detto, non è stato l'unico intervento. Il grande quantitativo d’acqua sceso ieri in poco tempo ha portato all’esondazione di molti riali nel Mendrisiotto. L’acqua ha trascinato materiale dalle montagne verso strade e abitazioni. "Le precipitazioni hanno fatto tracimare le ove di Capolago e fatto scendere diverso materiale nelle cantine”, spiega il comandante dei pompieri Corrado Tettamanti. “A Riva San Vitale i riali che scendono dal Monte San Giorgio hanno colpito la zona alta del comune, come in via San Provino e Via Santa Croce e altre vie laterali".

Il dialogo con il Cantone

Queste condizioni meteorologiche si ripetono con sempre maggiore intensità. Situazioni che una volta erano eccezionali e che oggi stanno diventando la norma. "Dire che ci stiamo abituando è una parola grossa”, sostiene Tettamanti. “Sarebbe opportuno che anche a livello cantonale si possa intraprendere delle discussioni su questi eventi climatici straordinari, che al giorno d'oggi comportano delle problematiche non indifferenti”.

Scesi fino a 140 mm ieri solo sul Mendrisiotto

L’appello alla politica del comandante dei pompieri giunge dopo un fenomeno temporalesco caratterizzato da ingenti quantitativi d’acqua: oltre 230 mm se calcolato sui 5 giorni, fino a 140 mm solo sul Mendrisiotto, conteggiando solo la giornata di ieri. "Se prendiamo le 24 ore comprese tra le 06.00 di questa mattina e le 06.00 di ieri mattina nel Luganese sono scesi tra i 50 e 80 mm, nel Mendrisiotto tra 80 e 100 mm, con punte fino a 130 e 140 nella fascia tra Stabio e il Generoso”, spiega Lorenzo di Marco di MeteoSvizzera. “Se guardiamo le 72 ore, si sono superati i 230 mm. Il terreno non era pronto a ricevere così tanta acqua, era già saturo”.

Lampi intensi

Di qui gli smottamenti e le esondazioni del Mendrisiotto, in una parentesi temporalesca caratterizzata anche da lampi intensi visibili in tutto il Sottoceneri. "Da martedì e mercoledì abbiamo avuto il primo avvicinamento della depressione denominata “Augustin”, generata dall'ex uragano Erin, che ha attraversato l’Europa centrale. Venerdì è arrivata anche l'aria fredda in quota.  Dopo transiti di perturbazione, questa stimola di più la convezione: porta aria più instabile e favorisce lo sviluppo di rovesci temporali. A livello di fulminazione l’area più toccata è stata la pianura padana. Con un'attività di fulmini così elevata, i lampi si sono potuti osservare bene anche da casa nostra”.