
I vigneti del Mendrisiotto sono alle prese con una stagione tutt’altro che semplice. L’ultimo evento avverso che la regione ha dovuto affrontare, in ordine di tempo, sono state le forti piogge del 7 luglio. Inevitabile che l’abbondante acqua e le forti raffiche di vento provocassero importanti conseguenze sui terreni. Ne abbiamo parlato con il presidente di Federviti, Davide Cadenazzi. “La conseguenza grave è stata sul suolo. Con queste importanti precipitazioni la capacità di campo dei vigneti si è esaurita e non assorbivano più l’acqua. In certe occasioni si sono anche verificati scoscendimenti e alcune scarpate si sono staccate, quindi una grossa massa di terra è scesa a valle portando con sé pezzi di vigneto”.
227 litri al metro2 in sole 24h
La terra, all’azienda agricola e viticola di Davide Cadenazzi, oggi è ancora umida. E non solo perché a Corteglia – dove si trova il suo vigneto – la centralina agrometeo ha segnato 227 litri al metro quadrato in poco più di 24 ore. Ma anche perché – ci dice - le finestre di bel tempo, finora, sono state ben poche. Ciò che ha creato non pochi problemi nell’applicare la protezione fitosanitaria. “Il fatto di dover affrontare una protezioni fitosanitaria in una situazione difficile a livello di umidità e piogge continue è stata la principale sfida per i viticoltori dell’intero Ticino. Purtroppo la meteo di quest’anno è stata pressoché simile in tutte le regioni viticole del Cantone”.
Peronospora sotto controllo
Nonostante ciò, i viticoltori sono tutto sommato riusciti a contenere la peronospora. Ma ora si vede un nuovo problema all’orizzonte: quello del coleottero giapponese, sempre più presente anche nelle regioni più a nord del Mendrisiotto. Questo insetto danneggia le foglie delle piante, che alla lunga potrebbe essere indebolita. “Se tutti gli anni si verifica la perdita di superficie fogliare, a cui si aggiunge la mancata fotosintesi, si verifica poi un deperimento a lungo termine che indebolisce la pianta e rallenta metabolicamente. Quindi il problema sarà piuttosto sul lungo termine. Si può ancora fare lo stesso una bella stagione, afferma di nuovo Davide Cadenazzi, presidente di Federviti.
Nel Bellinzonese alcuni vitigni distrutti completamente
Sole, stabilità meteorologica e grandine permettendo. Grandine che nel Bellinzonese, venerdì, ha avuto effetti nefasti su alcuni viticoltori della zona. “In alcuni vigneti la situazione è davvero grave, al punto che è già ipotizzabile una perdita del 100%. In alcuni vigneti, ho visto le foto, non ci sono più neanche le foglie. In altri è andata meglio, ma è una situazione che va gestita: il viticoltore dovrà ridurre il carico sulla pianta e gestire la poca foglia rimasta, nonché stimolare un nuovo germogliamento delle gemme pronte. Se i tralci saranno rovinati, allora questa grandinata potrà ripercuotersi per i prossimi due anni”, ha concluso Cadenazzi.