
Ha suscitato non pochi malumori la recente nomina di Marco Regazzoni a comandante della polizia intercomunale Malcantone Ovest. Il Municipio di Caslano, a cui compete la gestione del Corpo coinvolgendo i Comuni convenzionati, avrebbe infatti optato per la figura di Regazzoni senza coinvolgere gli altri Comuni e informandoli solo a posteriori della scelta fatta. La decisione in questione è stata quindi oggetto di un’interpellanza inoltrata dal consigliere comunale di Caslano Luca Bizioli (Lega-UDC-UDF) all’Esecutivo cittadino, e atti simili sono stati presentati a Tresa e Magliaso. Ricordiamo che il corpo di polizia offre il servizio di prossimità a tutti i Comuni del Malcantone Ovest.
Cosa era successo
Andiamo con ordine: il 5 ottobre i Comuni convenzionati sono stati informati che per la posizione di comandante erano giunte cinque candidature, di cui una sola da una persona domiciliata nel comprensorio, non a Caslano. Il Municipio aveva quindi deciso di riaprire il concorso anche se, come si legge nell’interpellanza di Bizioli, sul concorso non figurava alcun criterio di residenza. “Ci si chiede pertanto perché questo aspetto sia stato evidenziato negativamente e abbia portato il Municipio a prendere questa decisione, comunicata ai Comuni convenzionati solo a posteriori”. Pare evidente che la Commissione di vigilanza “non ricopra un’importanza particolarmente rilevante, considerando che non è nemmeno stata informata preventivamente sulla riapertura del concorso”.
Le reazioni
A seguito di questa decisione, diversi Esecutivi dei Comuni convenzionati hanno espresso le loro rimostranze per il modo d’agire ritenuto “incomprensibile” e “in contrasto” con quanto stabilisce la convenzione attraverso cui vengono regolati i vari aspetti gestionali e finanziari del corpo di polizia. Il malcontento è stato tale da scaturire in una richiesta di incontro tra sindaci e capi dicastero. Incontro che “non è noto se sia già avvenuto o meno”. È palese che il Municipio di Caslano “non abbia rispettato quanto previsto dalla convenzione, ovvero la consultazione preventiva di ogni decisione importante, a maggior ragione se la stessa verte sulla nomina del comandante del Corpo, una decisione importantissima”. Se non è chiamata a esprimersi su questa nomina “quando mai dovrebbe farlo?”
Dubbi sulla scelta
Anche la scelta di nominare Marco Regazzoni, classe 1963, quale nuovo comandante della Polizia Malcantone Ovest non ha incontrato reazioni positive. “Il signor Regazzoni ricopriva l’incarico di Comandante della Ceresio Sud fino al 1 novembre 2021, data dalla quale sarebbe in pre-pensionamento”, viene spiegato. “Ci si chiede quale possa essere la sua prospettiva di impiego nel nostro Corpo, quando verosimilmente al massimo tra 5 anni dovrà smettere definitivamente la sua attività lavorativa”. Possibile che tra i candidati “non figurassero persone più giovani con adeguate qualifiche che avrebbero permesso un impiego più a lungo termine con una strategia più lungimirante che avrebbe potuto dare stabilità al Corpo?”.
I malumori
Da qualche tempo, si legge anche ancora nell’atto parlamentare, si rileva “un certo malumore” da parte dei Comuni convenzionati circa la gestione della Polizia Malcantone Ovest da parte del Comune sede, cosa che tra l’altro “è già stata oggetto di varie interpellanze”. Questo aspetto preoccupa, tra gli altri, i militi del Corpo, “i quali sono in prima linea nella gestione delle lamentele da parte dei Comuni convenzionati”.
Riorganizzazione della polizia malcantonese? “Nessuna informazione”
Il Municipio di Agno, Comune sede del Corpo di Polizia Malcantone Est, lo scorso 23 dicembre avrebbe anche inviato una lettera ai Municipi del comprensorio Ovest per il tramite di quello di Caslano, nella quale proponeva di approfondire una possibile riorganizzazione della polizia della regione, valutando diversi scenari: dallo status quo, alla fusione dei due corpi malcantonesi. “Da quanto ci consta, contrariamente a quanto richiesto dal Municipio di Agno, la lettera non è mai stata trasmessa ai Comuni convenzionati”.
Questo modo di fare “è scandaloso”
“Questi piccoli corpi devono scomparire, sono un costo per la popolazione e i Comuni. Occorre una polizia unica”. Così si è espresso Roberto Narduzzi, municipale di Magliaso, commentando la vicenda. Il problema, spiega a Ticinonews, è che il Municipio di Caslano “dovrebbe avere più umiltà e dire ‘abbiamo sbagliato’”.
Una questione (anche) economica
I Comuni di Magliaso e Tresa “sono quelli che pagano di più”, prosegue Narduzzi. Magliaso versa quasi 200'000 franchi “per avere un servizio zero: abbiamo un nostro usciere che fa le multe e dobbiamo pagarci una società di sicurezza”.
“Mancanza di trasparenza”
Il municipale lamenta anche una mancanza di comunicazione. “I verbali degli incontri ci arrivano solo una settimana prima delle nuove riunioni”. Inoltre, la lettera sopracitata che parlava di una possibile riorganizzazione della polizia nella regione “a noi non è mai arrivata, sebbene fosse indirizzata a tutti i Comuni convenzionati. Ho dovuto chiederne espressamente io una copia. Questa è mancanza di trasparenza”.
L’auspicio
Un altro problema riguarda gli agenti che decidono di andare via dal Corpo “perché loro preparano dei rapporti e questi vengono imboscati”. La speranza di Narduzzi è che, con le varie interpellanze inoltrate, “capiscano che noi siamo uniti”. Il futuro, se si andrà avanti così, “sarà sempre peggio. Ci saranno dei costi, che ricadranno sui cittadini, per dei servizi che in realtà non abbiamo”. L’auspicio, come detto, “è che si arrivi finalmente a fare una polizia unica. O, in alternativa, di adottare un modello simile a quello di Biasca, con un Corpo metà sotto il Cantone e metà strutturato”.