
È un intervento estremamente complesso quello eseguito ieri pomeriggio nei boschi sopra Arogno dalla Rega. Per soccorrere una turista straniera e il figlio, infortunatosi pure lui mentre tentava di aiutare la madre, è stato necessario l'intervento di due elicotteri.
Cosa è successo
La donna, si legge in un comunicato, stava effettuando un'escursione nei boschi sopra Arogno. Giunta in zona Sighignola, a circa 1’000 metri di quota, è scivolata sul sentiero. Nella caduta, ha riportato ferite medio-gravi e ha quindi avvisato i familiari, i quali hanno dato l'allarme tramite il numero d'emergenza 112. Il marito e due figli sono poi partiti alla sua ricerca. Durante le ricerche, anche uno dei figli è scivolato, riportando pure lui ferite medio-gravi. La madre, udendo la sua richiesta d'aiuto, ha fornito ulteriori dettagli alla centrale operativa della Rega sulla presenza in zona di una seconda persona infortunata.
Due elicotteri
Vista la situazione estremamente complessa, l'operatrice della centrale d'allarme della Rega ha inviato sul posto due elicotteri: dapprima Rega 6, stanziato alla base di Locarno, e poi Rega 9, della base di Samedan, richiesto in supporto dall'equipaggio ticinese. La crew della base di Locarno ha chiesto inoltre la collaborazione di un soccorritore specialista elicottero del Soccorso Alpino Svizzero, considerato il terreno molto scosceso in cui era chiamata a intervenire.
L’operazione di soccorso
Dopo un primo volo di ricognizione senza successo, l'equipaggio ha individuato una piccola apertura tra il folto fogliame del bosco all'interno della quale è riuscito a calare l'alpinista con il verricello. Quest'ultimo ha proseguito le ricerche via terra e, non senza difficoltà a causa del terreno molto impervio, ha potuto localizzare la donna. Comunicata la posizione all'equipaggio, la crew ha portato il medico nelle vicinanze della paziente, calandolo con il verricello. Mentre il dottore si prendeva cura di lei, su indicazioni della donna l'alpinista ha raggiunto il figlio, che si trovava in una valletta adiacente, a circa 200 metri dalla madre. Viste le condizioni del giovane, sul posto è stato calato il secondo medico Rega.
Il recupero
Con il supporto dell'alpinista, i due medici hanno quindi preparato i pazienti per il recupero con il verricello e l'ospedalizzazione. Sul posto era presente anche un agente di Polizia del gruppo GCR.