Ticino
Madonna del Sasso, un tesoro accessibile a tutti
Redazione
4 anni fa
Dopo 8 anni di lavoro, si è conclusa la catalogazione e la valorizzazione di oltre 15mila volumi della biblioteca del convento

Oltre 15mila volumi, tra cui 36 incunaboli del ‘400, i primi manufatti della stampa, 525 cinquecentine e altri 3’000 libri editi prima del 1’800. È il tesoro custodito all’interno della biblioteca del Convento della Madonna del Sasso, che ora è accessibile a tutti grazie al lavoro certosino del Centro di Competenza per il libro antico della biblioteca Salita dei frati di Lugano, che ha effettuato la catalogazione di tutti i volumi. Un lavoro durato ben 8 anni, i cui risultati sono stati presentati ieri in conferenza stampa. “L’importanza di questo lavoro è prima di tutto far conoscere che questa biblioteca esiste e che si trova all’interno dello spazio del convento” spiega Luciana Pedroia, responsabile di sede della Biblioteca Salita dei Frati. “Se non si trovano online, difficile conoscere i libri che sono catalogati qui. Per la conservazione e anche per gli studiosi è quindi importante far conoscere che c’è questa biblioteca”.

Con il sostegno di Pro Restauro del Cantone e di numerose fondazioni i 15 volumi sono stati portati in 19 tappe successive a Lugano, dove per ogni libro sono rilevate le note di possesso, i timbri, le informazioni dedotte dalle legature ed ogni aspetto utile a creare un catalogo il più completo possibile. Un lavoro che può essere effettuato solo da conoscitori esperti, spiega Laura Luraschi, collaboratrice scientifica. “La catalogazione di libri antichi richiede alcune competenze imprescindibili di carattere storico e di tipo catalografico. Bisogna per esempio riconoscere correttamente tutti gli apparati, il frontespizio, la lettura dei dati di esemplare, ecc”.

I libri al convento hanno effettuato un lungo viaggio prima di approdare nelle mani dei frati capuccini ma che oggi rappresentato più un tesoro per gli studiosi che per loro stessi. “Per noi la biblioteca non è più il luogo più frequentato del convento da parte dei frati”, spiega padre Agostino del Pietro, guardiano del convento. “Oggi ognuno ha nella sua camera i propri libri di studio e non disdegniamo di accedere ai mezzi di comunicazione di massa per aggiornarci. La biblioteca, che contiene effettivamente dei gioielli, può essere ora accessibile per specialisti e studiosi. Per noi è un modo di regalare agli altri quello che ci è stato regalato a noi nei tempi”.

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