
Il lupo torna a colpire. Segnalata una nuova predazione ai danni di un gregge in Val Bavona, sull’Alpe d’Antabia. Una decina gli ovini uccisi, mentre più di venti, di proprietà dell’agricoltrice Giulia Giuliemma, mancano all’appello.
La denuncia arriva da Germano Mattei dell’Associazione Svizzera per la protezione del territorio dai grandi predatori, che al contempo fa sapere di aver ricevuto una risposta da parte della consigliera federale Simonetta Sommaruga sulla richiesta di “misure urgenti” inoltrata il mese scorso per arginare il libero dilagare dei lupi in Svizzera. Il Governo, ha scritto Sommaruga, “è cosciente della grave situazione”, ma crede che non sia il momento per un Decreto federale urgente. L’autorità federale comunque rassicura che vi saranno nuove misure per il 2023, con la revisione della Legge sulla caccia che potrebbe entrare in vigore l’anno seguente. La riclassificazione del lupo (da specie assolutamente protetta a protetta) nella Convenzione di Berna, richiesta dalla Confederazione nell’agosto del 2018, sarà invece trattata quest’autunno, ha fatto ancora sapere la ministra.
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