Ticino
Lupi, “La politica del fucile non è giusta”
Il WWF stila un bilancio dello scorso anno. Tante le sfide: tra la legge sul CO2 e la COP26 di Glasgow, l’allarme per il clima si fa sempre più forte. Mobiglia: “La guerra in Ucraina ora avrà conseguenze catastrofiche”

Politica climatica, guerra in Ucraina e lupi. Sono questi alcuni dei temi affrontati dal WWF durante la sua assemblea per tracciare il bilancio dell’anno appena trascorso. Per il presidente Massimo Mobiglia, intervenuto in diretta a Ticinonews, “la politica climatica nel 2021 è stata segnata da due eventi: la COP26 di Glasgow e la votazione sulla Legge sul CO2”.

“Speriamo che la politica sappia dare risposte”

“A Glasgow sono stati compiuti importanti passi nella giusta direzione, ma l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura entro 1.5°C è sempre più irraggiungibile. Ora, l’aggressione dell’Ucraina rischia di compromettere anche l’obiettivo dei +2 °C, con conseguenze catastrofiche per l’intera umanità”, ha spiegato. “Un evento geopolitico in queste nazioni fa capire quanto siamo dipendenti dall’estero e fa capire quanto sia stato sbagliato votare no alla legge sul CO2”, ha ribadito. Mobiglia ha anche detto che “ora la popolazione è confrontata con aumenti dei prezzi dell’energia di gran lunga superiori ma non dispone degli strumenti legali previsti nella legge sul CO2 per ridurre fortemente i consumi. Speriamo che la politica sappia dare risposte convincenti in tempi rapidi”, ha aggiunto.

“Politica del fucile sbagliata”
Per il WWF le sfide sono tante. Tra queste, una molto attuale: quella dei grandi predatori, tra cui il lupo. Nelle ultime settimane è infatti stato al centro della cronaca locale: è stato avvistato più volte e ha anche fatto qualche vittima. Tra allevatori arrabbiati e popolazione preoccupata, gli ambientalisti sottolineano che portare avanti una politica di regolazione che metta in primo pano l’utilizzo del fucile “non ha senso”. “Il lupo esiste in tutto l’arco alpino. Bisogna sostenere una politica in cui vengano messi a disposizione dei mezzi per gli allevatori, soprattutto di sostegno”, ha spiegato Mobiglia. “Dobbiamo fare in modo che si vada in questa direzione, la politica del fucile non è giusta”, ha concluso.

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