Ticino
Lugano resta la città con meno reati in Svizzera
Immagine CdT/Gabriele Putzu
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Redazione
3 anni fa
La città sul Ceresio sul podio nella classifica dei centri urbani, ma ci sono ombre in relazione ai casi di violenza domestica, cresciuti del 45% l’anno scorso. Per l’attività della Polizia il 2021 è stato contrassegnano dalla pandemia e dallo sgombero dell’ex Macello. Valenzano Rossi: “Statistiche positive, anche se la percezione non è stata sempre di una città sicura”

Per l’ottavo anno consecutivo Lugano si conferma la città svizzera con meno reati: ne conta 24,7 ogni mille abitanti. A titolo di paragone Bienne, che si posiziona ultima in classifica tra 10 città, ne conta 79,4. A Berna sono 76.7, a Basilea 76,3. Sono i dati che emergono dal rapporto di attività 2021 della polizia della città, presentati questa mattina conferenza stampa.

Una fattura salata per l’autogestione
Il 2021 è stato in particolare caratterizzato dalla pandemia e dalla vicenda dell’ex macello, che la capodicastero Karin Valenzano Rossi ha definito un “inciampo comunicativo”. Le manifestazioni e gli scontri legati all’ex macello, demolito nella notte tra il 29 e il 30 maggio scorsi, hanno impegnato la polizia per un totale di 5’645 ore di servizio, a cui vanno aggiunte le oltre 4’800 a carico della sicurezza privata. La fattura dell’impegno è salata e si aggira sul milione di franchi. Il tema molto probabilmente occuperà l’agenda politica anche nel 2022, con il Municipio che sarebbe pronto ad una bozza di convenzione. Il dialogo con gli autogestiti, però, non è ancora ripartito. La domanda, dunque, si pone: cosa deve attendersi la polizia? “Non lo sappiamo”, risponde il comandante Roberto Torrente ai microfoni di Ticinonews. “Vedremo se il prossimo 29 maggio, in occasione della ricorrenza, ci sarà qualcosa”.

Crescono la violenza domestica e le liti famigliari
Le cifre relative al 2021 celano anche qualche ombra. A preoccupare le istituzioni luganesi è soprattutto la violenza domestica. I casi sono aumentati del 45% (201 nel 2021, mentre l’anno prima 138 e due anni fa 185). In crescita anche gli interventi per liti famigliari: dai 105 nel 2020, sono diventati 141 nel 2021. Municipio e polizia hanno deciso di chinarsi sulla questione con un progetto in via di definizione.

Interventi per rumori molesti
In cantiere c’è anche una campagna di sensibilizzazione reciproca tra giovani e adulti via via più sensibili a rumori ed assembramenti. Nel 2020 gli interventi causati dal rumore erano stati 696, l’anno scorso 811 (+16,5%). Da un lato c’è scarsa tolleranza, dall’altro un crescente disagio giovanile. “Il problema degli assembramenti durante il Covid ci ha portato a riflettere sulla problematica giovanile”, spiega ancora Torrente. “Insieme ai servizi specialistici della città, stiamo cercando di trovare un giusto rapporto con gli spazi da dedicare ai giovani”

“La percezione non è stata sempre di una città sicura”
Intervenuta durante il Tg di Ticinonews, la capodicastero Karin Valenzano Rossi ha parlato di statistiche positive, anche se, ha ammesso, “la percezione non è stata sempre quella di una città sicura”, sopprattutto in relazione alle restrizioni dettate dalla pandemia. “Abbiamo avuto alcuni episodi di difficoltà, legati soprattutto ad assembramenti, ed episodi di violenza giovanile, che hanno lasciato un po’ l’amaro in bocca. C’è stata la percezione di un incremento dell’insicurezza in città, ma guardando le statistiche, non è così”.

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