
Pertinenza, efficacia, efficienza, impatto e sostenibilità: questi i 5 criteri richiesti alle ONG che hanno partecipato al Bando di concorso per progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo nei settori socio-educativo e sanitario, indetto dalla Città di Lugano, con la supervisione del Dicastero integrazione e informazione sociale. Il finanziamento totale messo a disposizione dalla Città ammonta a 40'000 franchi, ed è stato distribuito a 9 progetti presentati da ONG locali operanti con impegno e professionalità nel Sud del mondo.
Una scelta mirata quella cittadina, per premiare i progetti più meritevoli e sostenere nel contempo, in primo luogo, le piccole ONG che faticano a trovare i fondi necessari. Infatti, di fronte ad una totalità del credito distribuita sugli 11 progetti che hanno ricevuto parere positivo da parte della FOSIT e della sua Commissione tecnica – incaricata di valutare la qualità dei progetti partecipanti al bando - si è deciso di limitare la frammentazione del sostegno che arrischiava seriamente di divenire per molti troppo piccolo, quindi insignificante.
La scelta è caduta quindi su 9 degli 11 progetti che hanno ottenuto il parere positivo della FOSIT: purtroppo due grandi ONG con presenza nazionale, alle quali si riconosce la competenza e l’importanza del lavoro svolto, non beneficeranno del contributo cittadino per permettere ad altre ONG più piccole di ottenere un sostegno finanziario efficace che possa davvero aiutare il progetto nel suo sviluppo.
Territorialità e continuità
Oltre ai criteri della cooperazione allo sviluppo già citati, altri due principi hanno motivato la scelta del finanziamento: la territorialità e la continuità.
Il legame con il territorio rappresenta un aspetto molto importante per un’amministrazione comunale: per questo motivo, dove era possibile e a parità di giudizio, la scelta è caduta su ONG con sede nel Luganese, come già specificato nel testo del Bando di concorso, o progetti che vedono impegnati personale o volontari luganesi.
L’altro principio che ha guidato la selezione è rappresentato dalla continuità: sostenere i progetti per tutto il periodo del loro sviluppo. È infatti buona pratica del finanziatore, in questo caso la Città di Lugano, impegnarsi a dare continuità al sostegno finanziario per la durata dell’intero progetto. Ed è a partire da questo principio che nei criteri di ammissione al futuro Terzo bando della Città, che uscirà a marzo, sarà specificato che potranno partecipare anche i progetti già sostenuti nei bandi precedenti.
Piccolo fa rima con professionale
“Volendo stilare una valutazione del Bando appena terminato” – come afferma l’On. Lorenzo Quadri, Capodicastero dell’Area socialità - “una cosa colpisce gli organizzatori e gli addetti ai lavori: la grande professionalità dimostrata dalle ONG attive sul nostro territorio, anche piccole, che hanno presentato progetti che rispettano i criteri qualitativi della cooperazione allo sviluppo. Segno questo che il volontariato in Ticino, oltre a coinvolgere migliaia di persone in tutti i suoi settori, sviluppa sempre più competenze e qualità, rispondendo agli obiettivi di strutture come la Federazione delle ONG della Svizzera italiana, impegnate in un costante accompagnamento nella formazione e nella consulenza delle organizzazioni che vi aderiscono”.
Dall’Africa all’America Latina e all’Asia, un mosaico di cooperazione internazionale
E veniamo ai progetti selezionati. Premiati innanzitutto il lavoro comunitario e la partecipazione delle popolazioni e delle istituzioni locali, criteri importanti per valutare la sostenibilità in loco dei progetti presentati. Hanno ottenuto un finanziamento cittadino i seguenti progetti:
“Escuelita – Programma di rafforzamento all’istruzione, alla formazione di base e all’alfabetizzazione” dell’ONG ABBA in Nicaragua, “Casa materna Quilali” di AMCA, che offre assistenza materno-ostetrica a donne in gravidanza in Nicaragua, “Nido in fattoria” di ATKYE in Kenya, che progetta la costruzione di un asilo nido e di una fattoria per la produzione di alimenti destinati ai bambini e alla vendita, “Centro di sanità di Gatabe” in Rwanda, ad opera dell’ONG Insieme per la pace, “Bambini e disabilità” proposto da Inter-Agire e volto a favorire lo sviluppo integrale e le pari opportunità per i bambini disabili in Nicaragua, “Scuola secondaria di Nyamyumba: migliorie e ampliamento”, progetto di ampliamento di una scuola secondaria in Rwanda dell’ONG Mabawa, “Tsalah – aide à la population” di Memorial Flavia, che intende migliorare il servizio sanitario e la salute nell’ambito materno-infantile in Camerun, “Atelier di taglio e cucito” dell’Opera Padre Giovanni Bosco Yilirwahndi nel centro di riabilitazione per bambini e giovani portatori di handicap di Cyangugu in Rwanda, e “Laos: programma di formazione per promuovere la sicurezza alimentare e la salute delle donne in gravidanza e durante l’allattamento e quella dei bambini piccoli” proposto nel paese asiatico da Sacrificio Quaresimale.
Il Terzo bando di concorso
Dopo il grande successo dei primi due, a marzo di quest’anno uscirà il Terzo bando di concorso per progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo nei settori socio-educativo e sanitario. La modalità del bando di concorso è apparsa subito molto interessante al Municipio, proprio perché evita l’erogazione indistinta dei finanziamenti che la Città mette a disposizione ogni anno nell’ambito dei contributi umanitari, e premia la professionalità e la sostenibilità di progetti che rispettano i criteri dettati dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione, agenzia del Dipartimento degli Affari Esteri di Berna, in linea quindi con la politica in materia della Confederazione.
Un ringraziamento da parte del Dicastero integrazione e informazione sociale va alla FOSIT e alla sua Commissione tecnica, per il prezioso lavoro svolto come partner della Città nella valutazione dei progetti presentati, e ai Servizi Finanziari cittadini per la collaborazione puntuale in fase di valutazione ed erogazione dei contributi.
I numeri del bando
16 i progetti presentati
11 i progetti che hanno ottenuto un parere positivo da parte della Commissione tecnica della FOSIT
9 i progetti che hanno ricevuto il sostegno finanziario cittadino
3 i rimandati al prossimo bando di concorso perché prevedevano la fase di attuazione nel 2015
2 i progetti che hanno ricevuto parere negativo
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