
Da alcuni anni Lugano ha scelto i mandati di studio parallelo quali strumenti per immaginare il proprio futuro. Dei veri e propri concorsi d’idee, suffragati da analisi tecniche, per scrivere quello che sarà la città nei prossimi anni. Dopo studi che hanno abbracciato il piano direttore di tutto il comune e i comparti del lungolago e del centro, l’interesse degli architetti si è rivolto verso Molino Nuovo. Quattro gruppi interdisciplinari hanno elaborato progetti per la riqualifica del comparto e da ieri sono esposti nell’aula magna dell’Usi, dove sono consultabili fino al prossimo 16 marzo. Proposte che immaginano un quartiere più verde e più vissuto dalla popolazione.
Cosa prevedono i progetti
La zona in esame riguarda il quadrilatero nell’intersezioni fra Via Trevano, Via Zurigo, Corso Elvezia e Via agli Orti, quattro isolati per circa 12mila metri quadri. A convincere la giuria, fra quattro proposte, è stato in particolare il progetto del Gruppo zurighese CONT-S, dell’architetta Sabrina Contratto. Una proposta che in cinque tappe prevede che le attuali palazzine si uniscano, ricavando delle corti verdi interne. Ma il primo passo riguarda Piazza Molino Nuovo, un luogo dove tanti notabili luganesi sono cresciuti. La proposta zurighese contempla la costruzione di un cosiddetto aggregatore, un edificio che generi incontri e al tempo stesso protegga la piazza dal traffico di via Trevano. Un ritrovo che possa spingere la popolazione a vivere lo spazio pubblico.
Tre dei quattro gruppi prevedono inoltre che la fontana disegnata dall’architetto Tita Carloni, lasci il posto ad altri giochi d’acqua, meno ingombranti. Infine, s’immagina di costruire un autosilo interrato sotto piazza Molino Nuovo, così da avere più spazio pubblico.
Si pensa alla variante e alla progettazione definitiva
Le idee hanno suscitato l’interesse della giuria, presieduta dalla Municipale Cristina Zanini Barzaghi. Da queste si partirà per presentare una variante di piano regolatore e indire un concorso d’architettura per la progettazione definitiva della Piazza. Ieri, nel corso di una presentazione pubblica, ci si è comunque interrogati sui volumi del cosiddetto aggregatore o sulla possibilità d’integrare posteggi pubblici nei sedimi dei privati, che equivalgono a tre quarti della zona. Il loro coinvolgimento – ha spiegato la municipale a Ticinonews – è fondamentale e c’è interesse per creare questi isolati, come prevede il progetto vincitore degli studi in parallelo.
Dopo 2 o 3 mesi che serviranno a raccogliere le osservazioni dei cittadini interessati, il Municipio conta di presentare una variante di piano regolatore e il concorso di architettura per la seconda metà dell’anno. Non da ultimo, è stata avanzata la possibilità di una riqualifica di Corso Elvezia, togliendo una corsia ad una strada che in passato era un’importante arteria del traffico cittadino, ma che oggi giustifica meno la presenza di tre corsie.
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