
È un progetto splendido, quello della Nuova Foce del Cassarate. Lo dice il Municipio di Lugano, che l'ha fortemente voluto, lo dice la popolazione, che l'ha approvato alle urne, e lo dice pure il consigliere comunale Stefano Fraschina (Lega).
Quest'ultimo però è un po' infastidito dal fatto che lo splendore della nuova foce sia già oggi, a lavori non ancora terminati, rovinato dalla presenza di consumatori di cannabis. E quasi sicuramente anche di altre sostanze stupefacenti.
"Nemmeno il tempo di completare i lavori, e già si possono notare gruppuscoli di consumatori di cannabis e quant’altro" afferma Fraschina. "La nuova Foce del Cassarate non è certamente stata concepita per queste attività! Triste ed inaccettabile sarebbe permettere, senza batter ciglio, che un simile gioiello venga sprezzantemente deturpato da pochi personaggi senza alcun rispetto di un patrimonio di tutti i luganesi e non solo!"
Fraschina tiene a precisare che, far sempre finta di non vedere, oppure non dare troppo peso a simili tematiche, "è certamente pericoloso e controproducente".
Per cui auspica un segnale puntuale e deciso volto a tutelare uno dei luoghi di svago più meravigliosi della Città, e nello stesso tempo si spera educativo, nei confronti soprattutto dei nostri giovani. Difficile credere che la cittadinanza luganese non si aspetti segnali concreti in questa direzione.
Lo fa con un'interrogazione al Municipio di Lugano, depositata quest'oggi, con la quale chiede di scongiurare immediatamente l'insediamento di simili assolutamente dannose abitudini.
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