Ticino
Lugano MedTech, progetto "confermato e ampliato"
Lugano MedTech, progetto "confermato e ampliato"
Lugano MedTech, progetto "confermato e ampliato"
Redazione
7 anni fa
Municipio, Cardiocentro e USI hanno ribadito l'intenzione di dar vita al polo di ricerca, che prevede l'acquisto del Mizar

La Città di Lugano, la Fondazione Cardiocentro (FCCT) e l’Università della Svizzera italiana (USI) si sono incontrate oggi a Palazzo Civico per ribadire la volontà di concretizzare il progetto Lugano MedTech, che darà vita ad un polo tecnologico dedicato alla medicina rigenerativa e alle tecnologie mediche. L'incontro è stato chiesto dal Municipio anche per "chiarire una serie di voci contrastanti".

Tutti gli attori in gioco, spiega il Municipio in una nota, hanno confermato il proprio impegno per la realizzazione del progetto. "Un desiderio di fare chiarezza per senso di responsabilità nei confronti di un’iniziativa in cui crediamo molto e di partner necessari sia per qualificare la città quale sede di un prestigioso centro di ricerca, sia per la valorizzazione del comparto in cui sorge l’edificio Mizar, in un’ubicazione ideale per gli obiettivi che ci siamo prefissati", ha detto il sindaco Marco Borradori.

Dal canto sduo Giovanni Jelmini ha rilevato come la FCCT abbia assolto agli impegni presi nel corso dell’ultimo incontro: i 5 milioni di franchi a carico della Fondazione sono stati versati sul medesimo conto dove la Città ha depositato la sua quota. Inoltre, sono stati fatti gli approfondimenti relativi al potenziale coinvolgimento nel progetto immobiliare di un privato, tema che andrà ulteriormente valutato alla luce della nuova situazione che si è venuta a creare. "Siamo contenti che il progetto, figlio di un’intuizione della FCCT, stia prendendo forma e che il ruolo di motore della Fondazione sia riconosciuto: perciò posso affermare che l’entusiasmo a operare per portare un centro innovativo nella nostra regione resta intatto", ha affermato il rappresentante della FCCT.

La possibilità di ampliare la portata del progetto a tutta la regione richiede ora due misure parallele. La prima riguarda la realizzazione di un programma di attività scientifico ampliamente inclusivo. La seconda invece concerne l’aggiornamento da parte di un tavolo tecnico del business plan della fondazione MedTech, allestito nel 2016, e del tema legato allo stabile Mizar.

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