
Sono molti, specie in estate, i bus turistici che scorrazzano su e giù per l'Europa. Stracolmi di turisti desiderosi di scoprire nuove destinazioni, si fermano nelle città per consentire ai viaggiatori di scendere, fare qualche passo, scattare qualche foto e rifocillarsi.Ma dall'entrata in vigore del Pvp, Lugano non sembra più essere gradita dagli autisti di questi bus. La città sul Ceresio viene definita "busunfreundlich", nemica dei bus, da molti autisti tedeschi, svizzero tedeschi e non solo. I motivi del loro malcontento sono stati spiegati oggi sul GdP da Eliana Franchini Richina, guida turistica attiva da 40 anni nel settore."Circolare per la nostra città, dopo l'introduzione del nuovo Piano viario, è diventato complicato anche per noi che usiamo l'auto". Ma secondo la guida turistica per i bus è ancora peggio. "Si fa di tutto per rendere la vita difficile agli autisti e scoraggiare gli agenti di viaggio dal venire a Lugano con i loro gruppi. Qualcuno ha tolto un paio di fermate per i bus turistici: per esempio non è più permesso fermarsi per fare salire e scendere i passeggeri davanti al monumento più importante e visitato di Lugano, la chiesa di Santa Maria degli Angioli. Sarebbe interessante conoscerne la ragione, visto che c'è sufficiente spazio per fermarsi senza intralciare il traffico."La guida segnala poi un fatto a cui ha assistito di persona. "Settimana scorsa ho chiesto al nostro autista di venire a prenderci in Piazza Manzoni, alla fermata dei bus turistici. Volendo partire alle 16.30, gli chiesi di non venire prima delle 16.15, per evitare di essere mandato via. Trattandosi di un gruppetto privato avevamo a disposizione un minibus, straniero come pure i clienti. Quando siamo arrivati il bus non c'era. Era stato fatto allontanare dal proprietario del trenino turistico, minacciando di chiamare la polizia. L'autista, per evitare problemi, era andato a farsi un giro lasciandoci lì ad aspettare. E non c'era nessun altro mezzo parcheggiato..."
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