
Tre temi hanno caratterizzato il 2022 della Polizia Città di Lugano: gestione della crisi energetica, guerra in Ucraina, Ukraine Recovery Conference, e la gestione del post pandemia. Più tutti i temi abituali che vedono confrontati gli agenti della comunale. "Lo scorso anno è stato relativamente tranquillo", ha spiegato a Ticinonews il comandante Roberto Torrente, il quale ha voluto sottolineare il risultato ottenuto da Lugano per l'ottava volta consecutiva. "Abbiamo avuto la fortuna di attestarci come Città con il minor numero di reati tra i dieci centri principali della Svizzera", ha detto.

Ma questo non significa che in futuro si possano dormire sonni tranquilli, perché sono diversi i settori in cui bisogna migliorare. Tra questi "l'aumento delle liti e della violenza, soprattutto a livello giovanile, ma anche lo spaccio e gli incidenti stradali", ha sottolineato il Comandante. A fargli eco la capodicastero sicurezza e spazi urbani Karin Valenzano Rossi. "La droga è un fenomeno che preoccupa, anche perché spesso coinvolge i giovani. In questo ambito va considerato anche il lato della 'scena aperta', per esempio quella presente al Parco Ciani, dove la situazione inizia a destare fastidio nella popolazione, soprattutto tra i giovani del liceo e delle scuole medie", ha aggiunto Valenzano Rossi, la quale ha voluto evidenziare come "sono persone che in ogni caso non vanno abbandonate".
A non mancare per il futuro sono anche le sfide organizzative e operative. "Per il nostro personale andrà prestata più attenzione nel campo psicologico, ma ci attendono anche dei processi di modernizzazione, di formazione. Bisognerà inoltre tener conto di una società che oggi è più variegata rispetto al passato", ha infine spiegato Torrente.