
Sono centinaia gli uffici di Lugano lasciati vuoti e che non riescono a trovare nuovi inquilini, per un totale di decine di migliaia di metri quadrati di spazi da affittare.
Secondo i dati forniti dalla Città, riportati oggi dal Corriere del Ticino, a gennaio a Lugano c'erano 2'947 uffici occupati e 326 vuoti. Ciò significa che l'11% degli spazi disponibili è sfitto.
Che sia un segnale della crisi che attanaglia la piazza finanziaria cittadina?
"È un dato di fatto che la domanda di uffici sia maggiore alla domanda" ha spiegato il presidente dell'Associazione svizzera dell'economia immobiliare sezione Ticino Alberto Montorfani. "Ci sono inoltre segnali per cui, nonostante non si costruiscano più stabili commerciali, si stanno ancora liberando uffici, che si fatica ad affittare."
Secondo Montorfani, comunque, tutti questi uffici vuoti non devono spaventare, "perché significa che il mercato è un po' più liquido e c'è un certo dinamismo."
Il fenomeno degli uffici sfitti, a dire il vero, non è recente. Da almeno una decina d'anni molte banche stanno effettuando ristrutturazioni, liberando così diversi spazi. L'ultima crisi ha poi dato il colpo di grazia a una serie di piccole banche estere, che hanno abbandonato anche gli uffici più ridotti.
L'11% di sfitto può sembrare alto se paragonato al tasso nell'ambito degli alloggi, che non raggiunge nemmeno il 2%. Ma se confrontato con altre regioni, appare meno inquietante: a Zurigo, per esempio, la percentuale di sfitto si aggira attorno al 15%. Per cui gli esperti, seppur preoccupati, non parlano di situazione catastrofica.
"In un mercato degli uffici sano il tasso dovrebbe aggirarsi attorno al 5%" ha dichiarato Montorfani. "Ma il 10% è ancora sostenibile, si può comunque andare avanti così per anni. La situazione diventa allarmante se si arriva al 15%-20%, una livello che non temiamo di raggiungere perché la situazione economica sta migliorando."
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata