Ticino
Lugano avrà due nuove palestre triple: una (anche se provvisoria) sorgerà a Viganello
©Gabriele Putzu - Lo spazio dove sorgerà la palestra provvisoria a Viganello
©Gabriele Putzu - Lo spazio dove sorgerà la palestra provvisoria a Viganello
Redazione
2 giorni fa
Entro il 2026 prevista una nuova struttura al PSE, ma già prima potrebbe arrivare una palestra provvisoria da oltre 10 milioni a Viganello, destinata al LiLu3 e anche alle società sportive

Attualmente nel Luganese non esistono palestre triple in città: le uniche si trovano ad Agno e Savosa. Ma lo scenario sta per cambiare. Stando a quanto anticipato dal Corriere del Ticino, entro fine 2026 sarà ultimato il Palazzetto dello Sport, che ne ospiterà una. Meno noto è invece il progetto per una seconda palestra tripla, provvisoria, destinata al Liceo Lugano 3 (LiLu3) attualmente ospitato a Viganello. La domanda di costruzione è stata appena depositata dal Cantone. L’impianto, dal costo previsto di oltre dieci milioni di franchi, rimarrà in funzione almeno fino al 2035, quando – secondo i piani – il liceo verrà trasferito. La sua costruzione richiederà circa sei mesi.

Un’infrastruttura inizialmente non prevista

Nel progetto originario del 2021 per il LiLu3 non era prevista alcuna palestra. Ma le esigenze sono cambiate – anche a causa del rinvio delle nuove elementari di Viganello (con palestra doppia) al dopo 2028 – e la nuova palestra è diventata condizione per la demolizione dell’attuale Palazzetto delle scienze, dove sorgerà una nuova scuola media con struttura sportiva definitiva. La palestra sarà disponibile anche fuori dagli orari scolastici, un’opportunità accolta con favore dalla Città. "È uno spazio molto richiesto dalle società sportive", ha sottolineato al foglio di Muzzano il capodicastero Sport Roberto Badaracco.

Come sarà la palestra

L’edificio sarà un prefabbricato in legno su base in cemento armato, lungo 50 metri, largo 37 e alto 13, distribuito su due piani. Il tetto sarà verde e dotato di pannelli solari. Il progetto prevede flessibilità per materiali e soluzioni tecniche. Nonostante un deficit di 240 m² di area verde, è stata chiesta una deroga, compensata dalla riqualificazione del vicino fiume Cassarate.