
Si chiama Ufficio C, vi si svolgono tra le più importanti mansioni di un aeroporto, e lo scalo di Lugano-Agno ne ha uno nuovo di zecca, che è stato inaugurato ieri alla presenza del Capodicastero sviluppo territoriale Filippo Lombardi. "Qualcosa di fondamentale per migliorare le condizioni di accoglienza dei passeggeri e le condizioni di lavoro del personale", ha commentato il municipale ai microfoni di Ticinonews. Nuova infrastruttura (che sostituisce un prefabbricato esterno), che è parte di un pacchetto di manutenzione e migliorie da 1,3 milioni approvato a novembre dal Municipio e dal Consiglio Comunale. Qualcosa che, secondo Lombardi, mostra che la Città riconosce la valenza strategica dello scalo e che non si vuole solo marciare sul posto con la gestione transitoria. "Pur avendo negli ultimi 5 anni di gestione transitoria della Città, dopo la liquidazione di LASA, fatto registrare due milioni di utili, la città non si è limitata a gestire al lumicino ciò che resta dell'aeroporto".
Mesi cruciali per il futuro dello scalo
Per il futuro dello scalo, l’idea che si vuole portare avanti è quella di rendere permanente la gestione transitoria tramite una collaborazione pubblico-privata, tra la città e un investitore da identificare tramite pubblico concorso. "Vorremmo dare entro un mese un'informazione al Municipio e alla Commissione della Gestione, e portare nei mesi successivi al Consiglio Comunale il messaggio che aprirà la fase nuova per la ricerca dei partner privati, definendo bene quali sono le condizioni", ha spiegato Lombardi, ma ci sono diversi compiti da portare avanti. "È evidente che qualunque partner privato arrivasse non entrerebbe in corsa se non avessimo, entro fine 2026, la nuova scheda PSIA, il rinnovo della concessione, e possibilmente il nuovo avvicinamento satellitare. Tre fattori fondamentali per far ingolosire un investitore privato pronto a investire, per decenni, in questo scalo". Più nel dettaglio, per quanto riguarda la scheda PSIA – un piano che definisce le condizioni operative, strumento vincolante per le autorità – sarà ultimata nelle prossime settimane e si spera che potrà essere affrontata dal Consiglio federale entro fine anno. Novità di questa, ha svelato il municipale, la riduzione del 42% dell'impatto fonico. Proprio queste settimane partirà anche l’iter per il rinnovo delle concessioni e a breve si sapranno le nuove condizioni.
La scure dei tagli
Sullo sfondo, però, continuano a preoccupare i tagli paventati proprio da Berna. "È chiaro che tra le condizioni che un investitore privato valuterà ci sarà. Se un investitore ha, o non ha, parte dei costi della sicurezza aerea coperti da questo ristorno sul carburante" ha ammesso Lombardi. "Vedremo se questa scelta del Consiglio federale verrà condivisa dalle Camere, noi abbiamo la speranza di bloccarla in Parlamento".