
Il Municipio di Lugano ha deciso: la E-Aviation se ne deve andare, lasciando a casa i suoi 13 dipendenti. Quelle disdette cautelative inviate a fine settembre dalla società che gestisce il servizio di handling all'aeroporto di Lugano-Agno diventano così definitive.
"Abbiamo rescisso il contratto di esternalizzazione dei servizi di handling, che sarebbe peraltro durato solo fino all'estate prossima" ha spiegato a La Regione il municipale Angelo Jelmini. "Quei servizi di per sé competono all'aeroporto ma per legge si possono affidare a terzi. Il contratto con la E-Aviation è stato stipulato in tempi in cui si pensava ancora di implementare il Piano industriale che si stava delineando e aveva una durata di tre anni".
In questo periodo, però, la situazione dell'aeroporto è precipitata, soprattutto dopo l'addio della Minoan Air. "Sono quindi venuti a mancare i presupposti e le prospettive del rapporto contrattuale" ha aggiunto Jelmini.
"Tredici impieghi altamente qualificati e totalmente svizzeri che svaniscono a vantaggio di cinque di dipendenti di Lugano Airport SA che dopo l'abbandono di Minoan Air non hanno più nulla da fare" ha dal canto suo commentato il responsabile della E-Aviation, Dario Kessel.
Si conclude quindi con un triste epilogo, soprattutto per le 13 persone coinvolte e le loro famiglie, la disputa tra la la Lugano Airport SA e la E-Aviation, che chiedeva un adeguamento delle remunerazioni per le prestazioni fornite. La E-Aviation chiedeva un aumento, visto che a causa degli elevati costi di gestione dell'Ufficio C dell'aeroporto si trovava a lavorare in perdita. Ora non lavorerà più.
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