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L'OSI debutta in discoteca: "Un’esperienza per tutti i sensi"
Redazione
un anno fa
Mercoledì sera si è tenuto il concerto diretto da Markus Poschner presso il Vanilla di Riazzino. Un modo per portare la musica classica tra la gente, racconta la direttrice artistica Barbara Widmer.

Un luogo inconsueto per l'Orchestra della Svizzera italiana. I musicisti si sono infatti esibiti alla discoteca Vanilla di Riazzino, dove mercoledì sera la musica classica di Čajkovskij è risuonata accanto a qualche intromissione di musica minimalista, in un gioco di luci e video per un’esperienza che si potrebbe definire sensoriale. “È stata un’esperienza per tutti i nostri sensi”, dichiara a Ticinonews il direttore principale dell’OSI Markus Poschner. “Di solito si possono chiudere gli occhi, visualizzare immagini, sognare, ma penso che questo sia qualcosa di più. Magari l’acustica non è così brillante come nelle sale del LAC, ma qui si possono ottenere sensazioni diverse, in un momento molto intimo”.

Pubblico numeroso

Ad apprezzare questa versione inedita dell’OSI è stato anche il pubblico, che dopo una lunga fila fuori dalla discoteca ha riempito l’arena, accerchiando in un abbraccio metaforico l’orchestra. Orchestra che da qualche mese è uscita dai propri luoghi canonici per varcare soglie inusuali grazie ad un progetto pensato e ideato dalla direttrice artistico ad interim Barbara Widmer. "Il progetto ha la semplicità e la pretesa di avvicinarsi al pubblico e di abbattere certi confini che si possono avere verso la musica classica. È il primo scopo della rassegna ‘be connected'”.

La terza sinfonia di Ciajkovskij

Per abbattere i muri e avvicinare il variegato pubblico alla musica classica, la scelta è caduta sulla terza sinfonia di Ciajkovskij. “Ciajkovskij per me è una finestra aperta sul mondo della passione, dell’amore, dell’energia”, spiega ancora Poschner. “È una musica estremamente energetica e penso arrivi diretta nelle nostre anime, nel nostro sangue. Ho pensato che Ciajkovskij fosse la migliore opzione anche da un punto di vista acustico, era un test anche per provare questo tipo di sala”.

Un pubblico variegato

La sala del Vanilla non ha riunito solo appassionati di musica classica, ma anche i tradizionali avventori della discoteca, conferma il direttore del Daniel Perri. “Anche il nostro pubblico, che abitualmente viene durante il fine settimana, è stato attratto dall'evento. È la nostra prima iniziativa di tipo culturale, il nostro obiettivo è di crearne altre”.